Roma - Guai per l'idv di Antonio Di Pietro. Questa volta ad attaccarlo è uno di famiglia: Nicola Tranfaglia, responsabile della scuola di formazione politica del partito dell'ex magistrato. Un insider che punta il dito contro la gestione familiare del partito. "Ho conosciuto bene in questi anni il partito fondato da Di Pietro - scrive Tranfaglia nella lettera di dimissioni dal movimento -, e ho dovuto constatare che, pur avendo al suo interno sinceri riformatori, è rimasto ahimè un partito troppo personale, o meglio un partito personale e familiare".
E Di Pietro: "Lui mi voleva ricattare" Tranfaglia, che proprio stamane è stato accusato da Di Pietro di aver cercato di "ricattarlo" per aver soldi per la sua scuola, afferma: "l’ unica consolazione dopo questa esperienza negativa, è che non sono il primo nè l’unico ad aver avuto un trattamento discutibile dall’on. Di Pietro: i casi di Elio Veltri e di Giulietto Chiesa sono lì a dimostrarlo".
"A questo punto non mi restava che lasciare il partito, pur con grande dispiacere per i giovani che mi avevano seguito in questi anni con grande interesse" scrive Tranfaglia che termina la lettera con un affondo: "Ora mi è chiaro il perchè sono stati scelti da Di Pietro personaggi come Scilipoti, Razzi, De Gregorio ecc".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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