Ieri i funerali dei coniugi Cerrini: «Il loro affetto, la nostra eredità»

«Queste parole sono per i genitori più bravi del mondo. Lasciano un vuoto incredibile e l’eredità più grossa che ci tramandano ora è il calore di tutta questa gente che oggi è qui e che si stringe con tanto affetto al nostro dolore». Commossa, Alessia Cerrini, 33 anni, la figlia maggiore dei coniugi Marco e Rossana, rispettivamente di 61 e 60 anni, uccisi da uno squilibrato la sera della vigilia della Befana nella loro villetta di Grottaferrata, legge le poche righe scritte in fretta su un foglietto dal pulpito della chiesa di San Gaspare ai Colli Albani. Qui, alle due e mezzo di ieri pomeriggio si sono svolti i funerali della coppia, ammazzata a revolverate da Claudio Valerio Amorosetti, un vicino di casa di 26 anni, coetaneo ed ex amico del loro figlio minore, Matteo. Proprio Claudio avrebbe ammesso di fronte agli inquirenti che in realtà avrebbe voluto uccidere Matteo ma che, non trovandolo in casa quella sera, ha finito per premere il grilletto contro i suoi genitori. «L’obbiettivo del ragazzo - hanno spiegato i carabinieri -, del resto, era quello di fare soffrire Matteo». Non solo.

Durante gli interrogatori, l’omicida avrebbe detto che anni fa Matteo esplodendo vicino a lui un petardo gli avrebbe provocato dei disturbi alla testa che da allora l’hanno sempre perseguitato: «È lui la causa di tutti i miei mali». Ieri, durante l’omelia, il parroco ha ricordato anche l’onestà e la rettitudine di una famiglia, quella dei Cerrini, unita nell’amore dei figli, anche nelle difficoltà.

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