Ieri sera sul palco nel Varesotto con la sua band

I vecchi amori non muoiono mai. Così, anche da ministro dell’Interno, Roberto Maroni non rinuncia alla sua band, il Distretto 51 and the capric horns white the sweet soul sister. Con cui si è esibito ieri sera a Venegono Superiore, piccolo comune a pochi chilometri da Varese. Ovviamente alle tastiere del suo organo elettrico Hammond. D’altra parte, assieme al Milan, il jazz è la grande passione di Maroni. Già nel 1994, quando entrò per la prima volta al Viminale, inaugurò quell’edizione dell’Estate romana al Massenzio con la sua band, composta da 14 amici d’infanzia. In quella circostanza, Maroni si alternò tra la tastiera Hammond e il sassofono, per la gioia dei fotografi. Un hobby, quello della musica, di cui il ministro non ha mai fatto mistero. Tanto che una volta, durante una puntata di Porta a Porta, presentò in anteprima il suo disco Live at Molina, registrato a Varese a scopi benefici. Ospite fisso della Sweet Soul Music di Porretta Terme da diversi anni, Maroni è un fan del sassofonista di Bruce Springsteen, Clarence Clemons.

Nel repertorio della band, che oscilla tra il soul e il rhythm'n'blues ci sono capolavori come A Change Is Gonna Come di Sam Cooke, Let’s Get It On di Marvin Gaye, Respect Yourself degli Staple Singers, Emotionally Yours di Bob Dylan e un medley con Bridge Over Troubled Water di Paul Simon e You’ve Got A Friend di Carole King.

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