Franzo Grande Stevens, Gianluigi Gabetti e Virgilio Marrone sono stati rinviati a giudizio per aggiotaggio informativo per la vicenda dellequity swap che portò Ifil a mantenere il controllo di Fiat nonostante lesercizio del prestito convertendo da parte delle banche creditrici. I giudici vaglieranno anche la posizione di Ifil e della Giovanni Agnelli & C. Sapa, che compariranno come persone giuridiche. La decisione è stata presa dal giudice per ludienza preliminare Francesco Moroni, che ha respinto leccezione di costituzionalità dellarticolo 185 del Testo unico per le leggi finanziarie presentato dalla difesa nelle udienze scorse. La prima udienza del processo si terrà il 26 marzo. «Sono certo di aver rigorosamente rispettato la legge nel tutelare gli interessi della Fiat in un momento drammatico - ha commentato Gabetti in una nota - e non dubito che ciò mi sarà riconosciuto nelle debite sedi, nella consapevolezza che esiste pur sempre una differenza tra accusa e condanna».
Linchiesta nasce da vicende del 2005, quando la holding della famiglia Agnelli, ricorrendo a contratti di equity swap, riuscì a mantenere il 30% di Fiat dopo la conversione in azioni del prestito concesso da otto banche. Consob ha multato Ifil e sospeso per alcuni mesi dai rispettivi incarichi Gabetti, Grande Stevens e Marrone per comunicazioni fuorvianti sullequity swap.IFIL Grande Stevens, Gabetti e Marrone rinviati a giudizio per aggiotaggio
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