Imbarazzo Vive illegalmente negli Stati Uniti la zia di Barack

I media Usa hanno «scoperto» una zia di Barack Obama che vive da immigrata clandestina in una casa popolare per handicappati alla periferia di Boston. «Non sapevo che viveva qui illegalmente. Ovviamente bisogna seguire le leggi», ha replicato Obama alla imbarazzante notizia dell’Associated Press su zia Zeituni Onyango, 56 anni, sorellastra del padre.
Il candidato, che la nomina nella sua autobiografia «Sogni di Mio Padre», l’aveva conosciuta da bambino in Kenya e rivista poi occasionalmente quando era venuta negli Usa con un visto turistico. Ora però si scopre che la zia africana ha contribuito illegalmente (anche se la cifra in ballo è di appena 260 dollari), in quanto straniera, alla campagna. La storia morde tre volte il candidato nel fianco con il suo cocktail incendiario di uno dei temi più caldi del dibattito politico, l’immigrazione, la polemica del rivale John McCain sui finanziamenti alla politica, le origini africane della sua famiglia.
Non è chiara la fonte della notizia Ap che ha raccolto il testimone dallo scoop del Times di Londra, il giornale del gruppo Murdoch che il 30 ottobre aveva fotografato zia Zeituni, una donna nera male in arnese che gira col bastone sotto casa a South Boston, senza però rivelarne lo stato di clandestina.
L’agenzia di stampa ha ammesso di «non poter determinare se, dietro la diffusione dell’informazione sulla zia, ci sia stato qualcuno a livello politico, o nell’amministrazione Bush o nella campagna di McCain».
Stando alle fonti citate dall’Ap, la Onyango aveva ricevuto quattro anni fa istruzioni di lasciare gli Stati Uniti da un giudice che aveva respinto la sua richiesta di asilo.

Il rifiuto di partire rappresenterebbe una violazione amministrativa, non penale. Ci sono circa dieci milioni di immigranti nelle sue condizioni negli Usa. Fatto sta che lo staff di Obama ha fatto sapere che le donazioni «illegali» della zia saranno restituite.

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