Immatricolazioni a picco Fiat (-8%) prova a difendersi

Nuovo pesante frenata per il mercato dell’auto in Italia: a luglio le immatricolazioni si sono fermate a quota 137.442 , con un calo del 10,69% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: per quanto riguarda lo scorso mese è il livello più basso dal 1983, quando furono vendute 127.193 vetture. L’emorragie delle vendite dei primi sette mesi è stata pari al 12,74 per cento.
Debole anche il gruppo Fiat che a luglio ha tuttavia fatto meglio del mercato con immatricolazioni scese dell’8,4% a 41.600 unità e una quota di mercato pari al 30,3% (+0,8%): nel conteggio sono stati considerati anche i marchi Chrysler, Jeep e Dodge.
Nei primo sette mesi dell’anno il Lingotto ha segnato una flessione del 16,6% per oltre 342mila unità arrivando a una quota di mercato del 29,7% (-1,4%). Considerando le singole marche del gruppo guidato da Sergio Marchionne, che ha in corso un forte rinnovamento delle gamma, spicca il balzo di Lancia Ypsilon e di Fiat Freemont che hanno registrato rispettivamente 20mila e 18mila ordini. I prossimi mesi vedranno inoltre il lancio delle ammiraglie Lancia Thema e Voyager, nonchè della nuova Panda. In dettaglio, sono state oltre 28.500 le immatricolazioni del marchio Fiat a luglio (-12,1% rispetto a un anno fa) con una quota pari al 20,8% (-0,3 punti percentuali). Nel progressivo annuo il brand ha venduto 240mila vetture (-23%) con una quota al 20,85% (-2,8 punti). Fiat Punto è stata la vettura più venduta a luglio, seconda la Panda seguita dalla 500 (terza assoluta) che permette al marchio Fiat di superare il 55% di quota nel segmento «A».


Tornando all’andamento generale del mercato secondo il Centro Studi Promotor ha pesato la «stangata» introdotta dalla manovra Finanziaria per i previsti aumenti su accise e superbollo. «Era da 28 anni che non si registrava a luglio un immatricolato così basso», sottolinea l’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia.

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