Bruxelles - "Moderatamente soddisfatto": così al termine
del Consiglio dei Ministri degli Interni dell’Ue si è espresso il ministro
Roberto Maroni. Al vertice, su proposta dell’Italia, si è parlato degli
sbarchi di immigrati proveniente dal Mediterraneo. "Penso che riusciremo a mettere l’argomento - ha Maroni -
nell’agenda del Consiglio Europeo del 18 e 19, almeno come
documento da sottoporre alla presidenza svedese". Dopo aver
ricordato che è stata l’Italia a chiedere di mettere l’argomento
nell’agenda del consiglio di oggi, Maroni ha avuto parole di
apprezzamento per i risultati raggiunti: "è importante che si è
messo in moto un meccanismo, e la direzione è quella giusta...
anche se sul piano dei contenuti, siamo ancora lontani dalle
richieste italiane".
"Affrontare la questione in termini europei" Il ministro ha in particolare tenuto ad apprezzare il fatto che oggi, "nessuno abbia detto che l’immigrazione nel Mediterraneo non è un
problema di tutti e che non bisogna affrontarlo in termini europei. È
importante che sul piano politico sia stata condivisa la necessità di
affrontare la questione in termini europei e di non lasciarla soltanto
ai quattro paesi di frontiera".
Onu: "Proteggere i diritti dei migranti" L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, ha criticato oggi a Ginevra alcune politiche contro l’immigrazione clandestina ed in particolare "l’intercettazone ed il rinvio collettivo di migranti in mare" che, "in assenza delle debite procedure, può seriamente nuocere ai loro diritti e al loro benessere». «I diritti umani dei migranti devono essere protetti nei Paesi d’origine, di transito e di destinazione", ha detto Pillay in un intervento al Consiglio dei diritti umani.
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