Milano - Rivolta la scorsa notte a Milano al Cie di via Corelli che ospita poco più di 100 immigrati. Un gruppo di loro ha distrutto suppellettili e ha inscenato un sit-in sul tetto. Alcuni immigrati hanno tentato di scavalcare le recinzioni tentando la fuga. La rivolta è cominciata attorno a mezzanotte e mezza: l'intervento della polizia ha scongiurato la fuga. Dieci immigrati hanno poi tentato di scappare ma sette di loro sono stati bloccati mentre di tre se ne sono perse le tracce. Due immigrati sono stati ricoverati per accertamenti rispettivamente al San Raffaele e al Policlinico. Sei poliziotti e un militare sono stati costretti a fare ricorso a cure mediche.
Sono due marocchini, rispettivamente di 35 e 40 anni e un tunisino di 24 anni gli immigrati che sono riusciti a fuggire. Soltanto il marocchino di 35 anni ha precedenti per spaccio di droga. Una trentina in tutto i rivoltosi che sono saliti sul tetto della struttura: dieci coloro che hanno tentato la fuga e i sette che sono stati bloccati dalla polizia sono ora formalmente indagati per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. Oltre ai distributori di bevande automatici sono stati danneggiati il sistema di allarme sul tetto, due telecamere di sorveglianza, quattro oblò delle porte. La rivolta ha interessato il settore "E" del Cie che ospita al momento 119 persone, 80 maschi, 22 femmine e 17 transessuali. Dei due feriti il più grave ha riportato lesioni alle gambe perché, secondo la polizia, è saltato dal muro di cinta. L'altro aveva ingoiato una batteria per protesta. Non si esclude una "regia" unica tra la rivolta di Milano e e quella avvenuta, la scorsa notte alla stessa ora al centro di Gradisca in provincia di Gorizia.
Rivolta la scorsa notte nel Cie di Gradisca (Gorizia) con disordini e un tentativo di fuga di una trentina di persone. La protesta - secondo una prima ricostruzione - è stata inscenata sui tetti della struttura, che ospita circa 140 immigrati clandestini. I protagonisti dell'episodio, che hanno cercato invano di scavalcare la recinzione del centro, hanno anche dato fuoco ad alcune suppellettili. La rivolta è stata sedata dall'intervento della Polizia intorno alle ore 3.
De Corato: nuovo Cie a Malpensa Aprire una nuova struttura di identificazione e espulsione di immigrati clandestini a Milano vicino a Malpensa che è "la nuova frontiera dell'immigrazione al Nord". Così il vice sindaco e assessore alla Sicurezza del capoluogo lombardo, Riccardo De Corato a seguito della rivolta del Cie di via Corelli avvenuta questa notte. "E' grave l'episodio di questa notte degli immigrati hanno messo in atto una rivolta che ha permesso a tre di loro di fuggire - dice De Corato - Una rivolta che, guarda caso, ha le stesse dinamiche di quella accaduta la scorsa notte a Gradisca. E che ripropone con urgenza la questione dell'insufficienza dei centri di identificazione ed espulsione in Lombardia e al Nord rispetto all'enorme flusso di clandestini da espellere. E' necessaria subito una nuova struttura che, ribadisco, potrebbe sorgere vicino a Malpensa così da rendere più immediate e snelle le procedure di espulsione". "Malpensa - spiega De Corato - a detta dello stesso ministro Maroni è la nuova frontiera dell'immigrazione clandestina dopo Lampedusa. Anche i numeri dicono che a Milano sono presenti 50 mila irregolari secondo la Cgil, mentre nella Lombardia sono 150 mila, pari a quelli dell'intera Grecia.
E a fronte di un così ampio bacino di immigrazione abbiamo solo 338 posti, di cui poche centinaia in via Corelli, ospitati nelle tre uniche strutture (Milano, Torino, Gradisca d'Isonzo) presenti al Nord. Se è giusto che ogni Regione abbia una propria struttura, è necessario potenziare quelle presenti al Nord per non rischiare di rendere meno incisiva la lotta alla clandestinità sul nostro territorio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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