È unItalia in set, a dispetto della crisi, quella che vede in questi primi giorni destate il fiorire di decine di produzioni, sia televisive che cinematografiche. Ma, come sempre, la maggior parte delle riprese si concentrano solo in alcune regioni che, non a caso, hanno come loro fiore allocchiello vivaci e dinamiche film commission. Proprio qualche giorno fa il festival Maremetraggio di Trieste ha dedicato un incontro, dal significativo titolo «Friuli Venezia Apulia. Due Film Commission a confronto», incentrato sulle due realtà regionali più emergenti rispetto alle solite Lazio e Piemonte. E in un turbinio di storie che non fanno differenza tra piccolo e grande schermo - perché pur sempre di finzione si tratta - se si provasse a cercare un minimo comune denominatore, una sottile linea rossa di congiunzione, sarebbe il racconto, in qualche modo buonista se non apertamente da commedia, del nostro Paese. Non senza prima però dedicarsi a problematiche sociali sinora non messe bene a fuoco come la violenza sulle donne.
Così a Trieste, ai primi di agosto, inizieranno le riprese per la Rai della serie Un corpo in vendita, prodotta dalla «Ciao ragazzi» di Claudia Mori (la quale però ha minacciato di incatenarsi ai cancelli della Rai se lazienda non le firma il contratto promesso): «La violenza sulle donne è la forma più odiosa di negazione del progresso, della libertà. Ciò che rende oggi il fenomeno più drammatico è il ritardo nel cogliere la gravità di una vera e propria emergenza sociale e politica». Dietro la macchina da presa ogni cinque settimane si alterneranno Liliana Cavani con Troppo amore, Margarethe von Trotta con La fuga di Teresa e Marco Pontecorvo con Helena e Glory (protagonista Carolina Crescentini).
Il tema dellimmigrazione sarà al centro del nuovo film, Villaggio di cartone, che Ermanno Olmi girerà in Puglia, probabilmente in autunno, a tre anni di distanza da Centochiodi e dal suo annuncio di non voler più realizzare lungometraggi. Olmi tornerà invece con una storia commovente e coraggiosa, ancora una volta legata alla sfera della cristianità a lui tanto cara, su un gruppo di migranti africani che trova accoglienza in una chiesa dove ciascuno di loro si costruisce una casa con i cartoni.
Ancora temi caldi, attuali, ma virati tutti su un registro «tragicomico», a detta dello stesso regista Francesco Lagi che, nella sua opera desordio Missione di pace, prodotta da Donatella Botti per Bianca Film e Rai Cinema (in questi giorni su vari set friulani), è riuscito a riunire insieme, dopo Il papà di Giovanna di Pupi Avati, Silvio Orlando e Alba Rohrwacher che, da par suo, ha da poco concluso la lavorazione di La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo dal romanzo bestseller di Paolo Giordano. Nel cast anche il cantante Bugo e Filippo Timi mentre la sceneggiatura di Umberto Contarello, Filippo Gravino e Marco Pettenello racconta del Capitano Vinciguerra (Silvio Orlando), sgangherato militare alla guida di un manipolo di soldati (tra cui Alba Rohrwacher), in una comica e avventurosa missione di pace che parte dal Nord Est per approdare nei Balcani. Ciò che il capitano Vinciguerra non immagina è che presto si troverà a dover dividere la strada col suo peggior nemico: il figlio (Francesco Brandi), agguerrito pacifista.
Ma la commedia imperversa anche in Puglia dove Checco Zalone, dopo il grande successo di Cado dalle nuvole, ha scelto di tornare per girare Ma che bella giornata sempre diretto da Gennaro Nunziante e prodotto da Taodue per Medusa. Il comico di Zelig, come al solito, si schernisce: «Sarà un flop, sono felice che il mio primo film sia piaciuto, ma non immaginavo un simile risultato. Ora ho il terrore di farne un altro perché probabilmente andrà malissimo». E invece leggendo la storia - anticipata da Cinecittà News - le risate sono già assicurate: nel film Checco, al secolo Luca Medici, lavora come inserviente alla sicurezza nel Duomo di Milano, lì conosce una ragazza che lo porterà nel mondo dellIslam. Nel cast, oltre allattrice franco-tunisina Nabiha Akkari, ci saranno Rocco Papaleo nel ruolo del padre di Checco, Ivano Marescotti e Tullio Solenghi. Il film sarà nelle sale il 5 gennaio prossimo: «A cinepanettone mangiato, saremo un cinedigestivo», scherza ancora lattore pugliese.
Marco Martani girerà invece tra la Puglia e il Piemonte il road movie natalizio Un natale per due, incentrato sulleterno scontro culturale tra il Nord e il Sud con una divertente coppia di protagonisti. Si tratta della prima commedia in assoluto realizzata da Sky e di uno dei primi progetti della neonata casa di produzione «Wild Side» generata dallincontro di Mario Gianani (ex «Offside»), Lorenzo Mieli («Wilder»), Fausto Brizzi e lo stesso Martani.
E che la commedia sia il trend del prossimo anno lo dimostra anche il nuovo lavoro di Stefano Chiantini che alle isole Tremiti girerà Essenzialmente tu (da un verso di Rino Gaetano) prodotto dalla «Paco Cinematografica» con Rocco Papaleo e con uninedita Asia Argento tornata finalmente al cinema più leggero dodici anni dopo Viola bacia tutti di Giovanni Veronesi.
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