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Immigrazione, Maroni: "L'Europa non fa niente"

Il ministro è pronto alla moratoria sugli ingressi: "Nei momenti di crisi dobbiamo tutelare i nostri lavoratori". Quindi un "no" deciso al diritto di voto: "La costituzione non lo permette". Poi denuncia il traffico di organi di minori presenti in Italia: nel 2008 su 1.320 minori sbarcati a Lampedusa 400 sono spariti

Immigrazione, Maroni: "L'Europa non fa niente"

Roma - "Abbiamo delle evidenze di traffici di organi di minori che sono presenti e sono stati rintracciati in Italia". La denuncia è del ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervenendo all’assemblea annuale dell’Unicef a Roma. Maroni ha parlato dei mezzi di contrasto del fenomeno: "Uno dei mezzi più efficaci che useremo adesso sarà l’attuazione di un accordo internazionale, quello di Prum, che istituisce in Italia la banca dati nazionali del Dna, come anche negli altri Paesi europei. Potremo contrastare meglio il fenomeno con questi strumenti". Ma la vera preoccupazione del Viminale è legata all'immigrazione clandestina. Da qui l'accusa del ministro leghista, intervistato a Malpensa-Italia da Gianluigi Paragone: "Su questo tema l'Europa non esiste".

Immigrazione clandestina "L’Europa in tema di immigrazione non esiste", il ministro dell’Interno, intervistato alla trasmissione Malpensa-Italia. "Sono - ha proseguito il ministro leghista intervistato da Paragone - i singoli Paesi ad affrontare il problema. E se in Italia si risolve il problema dei flussi questi si spostano altrove. L’Europa sta affrontando questa sfida con grande ritardo". "La Costituzione dice che il diritto del voto nel nostro Paese ce l’hanno i cittadini italiani o europei, non gli extracomunitari - aggiunge - si cambi, se si vuole la Costituzione ma non si può dire chiudiamo un occhio". "Nei momenti di crisi dobbiamo tutelare i lavoratori che ci sono qui e che rischiano di perdere il posto", ha continuato Maroni spiegando che "servirebbe una sorta di moratoria di due anni sugli ingressi dei nuovi lavoratori extracomunitari". "Stiamo a vedere - ha detto il ministro - se la crisi permane o se no e poi decidiamo se far entrare nuovi lavoratori".

I dati del Viminale Le "evidenze" del traffico di organi di minori in Italia si spiegano con l’analisi incrociata dei dati sui ragazzi extracomunitari scomparsi dopo esser arrivati a Lampedusa e le segnalazioni relative al traffico d’organi inviate dai paesi d’origine alla polizia italiana tramite Interpol. La traccia del traffico d’organi, ha aggiunto Maroni, è rintracciabile "negli esposti provenienti da diversi paesi del mondo che nel corso degli anni, e anche nel 2008, sono stati portati all’attenzione della polizia italiana, che ha iniziato un’attività di indagine".

Minori extracomunitari che spariscono Evidenze, inoltre, che "si incrociano con un dato che è assolutamente negativo e molto preoccupante e che riguarda i minori extracomunitari che spariscono ogni anno in Italia". Il titolare del Viminale cita il dato relativo al 2008: "Su 1.320 minori approdati a Lampedusa l’anno scorso, ovviamente portati da qualcuno, circa 400 sono spariti. Di loro non abbiamo più notizie". Incrociando questo dato con alcuni esposti sul traffico di organi, arrivati dai paesi d’origine di questi minori, il Viminale ritiene che "il fenomeno tocchi anche il nostro paese". Per questo Maroni ha ribadito che solo con la banca dati del Dna si può affrontare e risolvere il problema. "Oggi gli strumenti a disposizione non ci consentono di accertare se effettivamente la scomparsa di questi minori sia da mettere in relazione ad un traffico di organi - spiega il ministro - Saremo in grado di farlo appena il Parlamento approverà il trattato di Prum, già approvato al Senato: l’istituzione della banca dati del dna ci consentirà di prelevare il codice genetico ai minori in modo da poter incrociare i dati con certezza e proteggerli meglio".

Il nodo dei bimbi rom Nelle prossime settimane il ministero dell’Interno avvierà un programma di scolarizzazione dei minori nomadi che "se sarà necessario saranno sottratti a chi impedisce loro di vivere una vita civile". "E' inaccettabile - ha sottolineato Maroni - che in un Paese civile come il nostro ci siano bambini costretti a vivere in luoghi malsani e a sopravvivere insieme ai topi. Bambini che non hanno la possibilità di andare a scuola e di fare una vita normale". "Li porteremo a scuola - ha concluso, infine, il ministro leghista - e, se necessario li sottrarremo a chi li costringe a vivere una vita infelice nei campi".

Oms: allarme mondiale Mille dollari per un rene. Il donatore, a volte inconsapevole, proviene spesso da Paesi dove la povertà è diffusa e le speranze di uscirne sono limitate, se non inesistenti. È l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) a lanciare l’allarme sul diffondersi negli ultimi anni di quell’aberrante traffico che riguarda gli organi umani: reni, fegato, pancreas ma anche cornee. La domanda di organi, denuncia l’Oms, "cresce con la spietatezza dei trafficanti". Il ragionamento è semplice quanto perverso: in alcuni Paesi del mondo (quelli più ricchi), la lunghezza della vita media è aumentata a tal punto che non sono disponibili abbastanza donatori per sostituire gli organi invecchiati, malati o comunque malfunzionanti. Secondo una recente inchiesta del settimanale "Newsweek", nel 2010 chi avrà bisogno di un trapianto di rene dovrà aspettare anche dieci anni per un organo sano. Tuttavia, ricordano i medici, "la maggior parte dei pazienti in dialisi muore in metà di questo lasso di tempo". Nel 2007 negli Stati Uniti, ad esempio, oltre 7.

000 persone sono morte mentre erano in lista d’attesa per un trapianto.

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