Il costo della gestione dell’emergenza migranti "è una voce composita. In questo momento c’è un investimento per Frontex di 137 milioni, a cui bisogna aggiungere le risorse umane impegnate nella gestione dei migranti, le strutture di accoglienza, i trasferimenti, i voli interni, i voli internazionali, le attività di scorta. Alcune centinaia di milioni, sicuramente". A fare i conti e il punto sull'emergenza immigrazione è il direttore centrale per l’immigrazione e Polizia di frontiera
Giovanni Pinto. "Non sono in grado di quantificare con esattezza queste risorse - ha aggiunto Pinto - Posso solamente dire questo: noi abbiamo avuto un contatto recente con la Commissione Europea, al di là delle nostre risorse che dedicheremo, come dipartimento P.S., alla collaborazione con i paesi terzi per cercare di accelerare i rimpatri, allo stato attuale noi abbiamo 50 milioni messi a disposizione dalla Commissione. È stato varato comunque un nuovo fondo, il Trust Fund, che è una dotazione finanziaria imponente, di 1 miliardo e 800 milioni, a cui potrebbero aggiungersi, attraverso altre linee finanziarie, ulteriori 200 milioni. Questo Trust Fund verrà ufficializzato, non a caso, nel summit di La Valletta, previsto in novembre, dove parteciperanno
anche paesi africani, e copre un’area estesissima dell’Africa orientale, centrale e occidentale. Potrebbe essere un buon leverage per migliorare la collaborazione di questi paesi e soprattutto aiutarli a frenare un pò il fenomeno migratorio, quantomeno economico", ha affermato Pinto in un'intervista a L'Incontro su Sky tg 24.
Intanto sono 4.343 i migranti complessivamente tratti in salvo oggi nel corso di 20 distinte operazioni di soccorso, a largo delle coste libiche, coordinate dalla Centrale operativa della Guardia costiera a Roma. I migranti si trovavano a bordo di 12 gommoni e 8 barconi.
In particolare, 1.137 migranti, a bordo di due barconi, sono stati salvati dalla CP 940 Nave Dattilo della Guardia Costiera. CP 906 Nave Corsi ha tratto in salvo 379 migranti a bordo di tre gommoni, e da uno di questi ha recuperato il cadavere di una donna. La nave Bourbon Argos di ’Medici senza frontierè ha tratto in salvo 877 migranti che viaggiavano a bordo di due barconi e due gommoni. Altre 301 persone a bordo di tre gommoni sono state salvate dalla nave Phoenix del Moas. Su un gommone è intervenuta Nave Vega della Marina militare italiana, soccorrendo 99 migranti. Un mercantile è stato dirottato dalla Centrale operativa della Guardia costiera e ha tratto in salvo 228 persone a bordo di due gommoni, poi trasbordate su Nave Vega. Hanno partecipato ai soccorsi anche due unità militari inserite nel dispositivo Eunavformed: un’unità tedesca ha tratto in salvo 380 persone che viaggiavano a bordo di un gommone e di un barcone, mentre una nave inglese ha salvato 370 persone da un barcone, e le ha successivamente trasbordate sull’unità tedesca. Le motovedette CP 312 e CP 324 della Guardia Costiera hanno tratto in salvo 130 persone da un gommone.
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