ImolaRedigeva certificati falsi per permettere al mafioso Silvio Balsamo, affiliato al clan catanese Ferone, di evitare la detenzione in carcere. Questa è laccusa mossa al dottor Mauro Menarini, direttore del Dipartimento di Riabilitazione della Montecatone di Imola arrestato ieri mattina dalla squadra mobile di Bologna. È accusato di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati allautorità giudiziaria e truffa aggravata ai danni dello stato. I magistrati avevano chiesto il carcere, ma il giudice ha ritenuto sufficienti di domiciliari.
Grazie ai suoi certificati, che attestavano una grave malattia incompatibile con il carcere, Silvio Balsamo aveva evitato il carcere dove avrebbe dovuto scontare una pena fino al 2023 in base a una sentenza della Corte dAssise di Catania. Era accusato di associazione mafiosa e di aver fatto parte del commando di fuoco che aveva ucciso la moglie del boss Nitto Santapaola.
Balsamo era giunto nel carcere di Parma dalla Sicilia nellottobre del 2000 perchè il penitenziario era vicino alla casa di cura Montecatone dove avrebbe dovuto curare una gravissima patologia spinale che gli impediva di muoversi. E grazie ai certificati medici non solo era libero ma riceveva anche una pensione più laccompagnamento per circa 1.000 euro al mese. In casa aveva anche attrezzatura sanitaria specifica per malati con la sua patologia, che gli venivano passati dalla Usl e che non aveva mai usato. A mettere in moto le indagini è stato un controllo stradale dei vigili urbani di Imola che il 28 novembre 2008 hanno fermato Balsamo che guidava unauto senza alcun ausilio per paraplegici. Immediata la segnalazione in Procura e gli accertamenti(tra laltro, venne trovato un video in cui Balsamo ballava la macarena durante una festicciola a casa sua) che si sono conclusi con larresto del medico. Balsamo aveva capito che la storia della malattia spinale non avrebbe retto e stava tentando la strada dellinfermità mentale. Per questo aveva tentato due volte il suicidio. Ma secondo gli inquirenti era solo una farsa. E lo ha fatto anche il 14 gennaio scorso dopo che la polizia ha eseguito una perquisizione nella sua abitazione di Imola.
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