Daniela Uva
Garantire la sicurezza del trasporto aereo analizzando i dati relativi a tutti gli inconvenienti, anche i più piccoli, che possono verificarsi nel corso delle operazioni di volo. È lobiettivo di un nuovo software, integralmente progettato in Italia, che promette di elevare al massimo il livello di controllo e sicurezza dei voli. Il sistema, chiamato Safety Database System, è stato realizzato dallItalian flight safety commitee (Ifsc), lassociazione italiana di esperti di Sicurezza del volo e qualità che riunisce le più importanti compagnie aeree e agenzie di sicurezza del Paese.
«Questo software rappresenta una novità assoluta - spiega Daniele Carrabba, presidente dell'Ifsc -. Il suo utilizzo permette di raccogliere tutti i dati registrati nel corso delle operazioni di volo, di analizzarli e infine di seminarli all'esterno, in modo che possano essere utilizzati dagli altri operatori del settore, dalle compagnie aeree, alle agenzie che si occupano della sicurezza del trasporto aereo». Nel corso di un volo si verificano piccoli errori o inconvenienti, che non pregiudicano necessariamente l'esito del viaggio, ma rappresentano un dato indispensabile per prevenire incidenti di maggiore entità. Fino a questo momento non era stato possibile raccogliere, analizzare e poi trasferire all'esterno la mole di queste informazioni. Adesso, grazie a questo nuovo sistema, è possibile collezionare i dati e metterli a disposizione di tutti gli operatori. Per capire qual è lo stato di salute dell'aviazione e intervenire in tempo per evitare inconvenienti gravi.
«In questo settore la trasparenza è fondamentale - continua Carrabba -. Esiste già una direttiva comunitaria che obbliga le compagnie a riportare all'autorità competente tutti i dati registrati durante i voli. Questo software va oltre. Dopo aver raccolto e analizzato le informazioni, le trasferisce all'esterno». Il Safety database system utilizza i report dei piloti, dei controllori del traffico aereo e degli operatori di terra. I dati raccolti sono destinati a tre diversi livelli di controllo. Il primo è quello di ogni operatore, che potrà utilizzare il sistema per le attività interne. Il secondo livello vede la gestione delle informazioni da parte dell'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), al fine di monitorare il sistema aeronautico italiano. Nel terzo livello interviene l'Easa (Agenzia europea per la sicurezza del volo), che estende il controllo a tutti gli operatori comunitari.
«La nostra compagnia lavora da sempre per aumentare al massimo la sicurezza dei voli - dice Alessandro Grossi, presidente di Alba servizi aerotrasporti, compagnia del gruppo Fininvest che fa parte dell'Ifsc -. Sistemi come questo ci aiutano a raggiungere il nostro obiettivo».
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