«Impedirò col corpo l’abbattimento del garage fascista»

Continuano le polemiche sul garage storico di via Podgora 2 che l’assessore alla cultura Vittorio Sgarbi ritiene «una testimonianza dell’architettura fascista a Milano». Nelle intenzioni della Giunta il garage, costruito nel 1926, dovrebbe lasciare spazio, a settembre, alla costruzione di un palazzo di sette piani. Ma Sgarbi non usa mezzi termini. «Impedirò con il corpo l’abbattimento del garage di via Podgora, sulle cui ceneri si vorrebbe realizzare un edificio progettato da una mente sconnessa», ha detto ieri proprio durante la conferenza stampa per la presentazione della prossima stagione di grandi mostre. Per l’assessore «sarebbe come distruggere le testimonianze letterarie, come cancellare le poesie di Saba o le opere di Moravia». E nel calendario presentato ieri da Sgarbi c’è proprio uno spazio dedicato a quel periodo storico.

«Vanno in questa direzione - dice l’assessore - le due mostre dedicate a Dino Buzzati e Lalla Romano» inserite nel calendario di eventi. E nell’ottica di questi festeggiamenti non è «pensabile - per Sgarbi - distruggere una chiara testimonianza» dell’architettura del Ventennio come il garage di via Podgora.

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