Roma - “Niente trucchi o scorciatoie”. Le parole pronunciate già ieri dal ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, riecheggiano nell’augurio che lui stesso ha rivolto oggi al mezzo milione di studenti che domani saranno alle prese con la prima prova d’esame.
Impegno e passione “Se potessi riassumere in una sola parola il mio augurio per questo esame e per il vostro futuro - ha dichiarato il ministro - direi che questa parola è impegno, impegno e passione, nello studio come nei confronti di se stessi, della vita, del proprio futuro. L’impegno non è una cosa triste e pesante - ha aggiunto - nasce dalla vostra libertà. L’uomo è fatto per impegnarsi, per mettere a frutto le proprie capacità, per costruire”.
Il voto Fioroni non ha provato in alcun modo ad alleviare le ansie da voto che animano le notti insonni degli studenti: “Stiamo lavorando - ha detto - perché il vostro voto della maturità, e tutto ciò che vi siete guadagnati anno per anno, siano riconosciuti per l’accesso all’università e per il proseguimento dei vostri studi. Le istituzioni - ha aggiunto - sono responsabili nei vostri confronti: la vostra non può e non deve essere la generazione che sta in panchina”.
Questione di merito Oltre a impegno e passione, gli studenti dovranno meritarsi la maturità, perché “senza merito non c’è futuro di qualità”, ha sottolineato il ministro. Che poi ha aggiunto: “La vostra preparazione, la vostra cultura sono la vera forza per farvi largo nel mondo, per affrontare il futuro e le sfide della vita.
Solo se il merito tornerà a contare davvero e sarà chiaro che la cultura, lo studio e la preparazione valgono più delle raccomandazioni o della ricerca di qualche santo in paradiso, saranno garantite a tutte pari opportunità e il Paese potrà decollare”. E ha concluso con un consiglio da papà premuroso: “Siate sereni, via le sigarette e sotto con il ripasso”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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