(...) della vicina Costa Azzurra. Champagne, aragoste, belle donne, auto di grossa cilindrata, alberghi di lusso.
I napoletani non esitavano, quasi tranquillamente, a compiere delle rapine per pagarsi le ferie d'oro. Una volta sperperati migliaia di euro a settimana, si spostavano di qualche decina di chilometri e tornavano temporaneamente a lavorare.
Sono stati loro, pare, che per primi, l'altro pomeriggio, forse pensando a tutte le feste in riviera per ferragosto, a volere evadere a tutti i costi. Hanno notato un buco in un terrapieno che regge una recinzione prima del muro di cemento alto 4 metri intorno al perimetro carcere. Senza esitazione si sono messi a scavare con le mani, sono riusciti a fare il buco e poi si sono aggrappati alla recinzione trovandosi di fronte il muraglione. Gambe e braccia come nei film di Totò, hanno fatto la scaletta e sono riusciti ad arrampicarsi indisturbati fino alla cima mentre di sotto gli altri detenuti sghignazzavano e si fumavano le sigarette. I tre si sono lanciati nel vuoto e sono atterrati in strada. Ad avere la peggio, tuttavia, è stato Sannini che è caduto fratturandosi una tibia. Il napoletano, aiutato dal cognato si è comunque ripreso e ha tentato di continuare la fuga. Hoxha ha salutato i complici e se l'è data a gambe levate. I tre protagonisti non sono stati fortunati perché la scena è stata seguita dall'anonimo turista affacciato alla finestra che ha telefonato ai carabinieri. Quando gli agenti hanno chiesto i documenti hanno notato che Sannini zoppicava vistosamente. La coppia di napoletani ha tentato quindi l'ultima carta raccontando di essere turisti e che uno di loro era scivolato dagli scogli.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.