Il caso è delicato. Quattro impiegate, in servizio alla sezione distaccata di Desio del Tribunale di Monza, timbravano il cartellino e poi andavano in giro a fare i loro comodi. E oltre a segnare la presenza per poi sparire dal luogo di lavoro le «statali» avrebbero segnato qualcosa come centosessanta ore di straordinari, regolarmente pagati. Per far luce su tutta la questione, la Procura della repubblica monzese, ha avviato uninchiesta. Il pm Donata Costa, assieme al procuratore capo Antonio Pizzi, hanno aperto il fascicolo a seguito dindiscrezioni raccolte proprio negli ambienti giudiziari. Lipotesi di reato per le quattro dipendenti pubbliche è quella di truffa ai danni dello Stato. Le indagini riguarderebbero in particolare il pomeriggio, forse, quando i controlli si allentano. In ogni caso, siamo solo alle prime battute dellindagine, che ha già messo a rumore sia il palazzo di Giustizia di Monza, che quello di Desio. Al momento a parlare con un misto damarezza ed indignazione sono le stesse colleghe delle presunte assenteiste di fatto ma formalmente sedute sulla loro poltrona dietro la scrivania.
Neppure Nicola Laudisio, il presidente del Tribunale è disposto a fare commenti. Nei riguardi delle impiegate che lavorano nella struttura giudiziaria di Via Guido Galli a Desio, non sono stati presi neppure provvedimenti disciplinari. Tutto dipenderà dellesito delle indagini.Impiegate «straordinariamente» assenti
Facevano la spesa in orario dufficio e timbravano ore extra
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