da Milano
Gavio, Techint (Rocca) ed Efibanca-Ligresti, azionisti di Igli - la finanziaria che controlla Impregilo, e che è in procinto di passare dallattuale 18% al 30% con lacquisizione della quota appartenente a Gemina - temono un ingresso di rappresentanti dei soci spagnoli di Autostrade-Abertis nel consiglio di amministrazione di Impregilo, e per questo hanno inviato una «calda raccomandazione» al gruppo Benetton perché questa eventualità non si verifichi.
L'invito, secondo quanto è stato riferito a Radiocor da fonti finanziarie, è stato messo a punto venerdì scorso nel corso di un incontro dagli esponenti del gruppo Gavio e dalla Techint della famiglia Rocca, ma anche dai rappresentanti del gruppo Ligresti, che è in procinto di entrare in Igli, rilevando buona parte della quota oggi posseduta da Efibanca. Il timore di questi azionisti è che l'impresa di costruzioni spagnola Acs-Dragados, socia di Abertis, possa acquisire un ruolo direttivo in Impregilo attraverso Autostrade, dal momento che questa società porta in dote nella fusione una quota del 20% in Igli e almeno due consiglieri di amministrazione in Impregilo. Autostrade, oltre al dimissionario Gamberale, deve infatti sostituire anche uno o due dei consiglieri Impregilo in quota Gemina, dopo che Igli ha deciso di esercitare l'opzione call sull'11,7% ancora in mano alla holding della famiglia Romiti. Gemina, complessivamente, oggi è rappresentata da sette esponenti del cda di Impregilo. Il tema di una liaison tra Acs-Dragados, Autostrade-Abertis, Igli e Impregilo è delicato perché riverbera sulle quote di lavori «in house» che i costruttori legati a società di gestione possono effettuare senza passare dalle gare dappalto. Si tratta di una delle motivazioni che stanno a monte della fusione tra Autostrade e Abertis; qualche beneficio potrebbe ottenerlo probabilmente anche Impregilo, ma non cè dubbio che la forza del colosso Acs (una delle prime società spagnole di costruzioni e secondo socio di Abertis) è tale da permettergli di giocare la parte del leone. Da qui i timori dei tre soci di Igli e le «mani avanti» nei confronti dei Benetton.
La settimana scorsa, come si ricorderà, il consiglio di amministrazone di Igli ha deciso di esercitare lopzione di acquisto sull'11,78% di Impregilo in mano a Gemina. L'orientamento di Gemina è quello di rimanere nell'orbita di Impregilo rilevando in parte azioni Igli, come previsto dai patti sottoscritti nel marzo 2005 dalle parti.
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