Impregilo, Morgan Stanley e i curiosetti del mercato

Ieri Il Giornale si è chiesto come mai dal libro soci di Impregilo fosse spuntata all’ultima assemblea una partecipazione complessiva di circa l’8% da parte di Morgan Stanley. Se qualcuno ci fosse dietro. E come mai non se ne avesse contezza dal sito ufficiale della Consob, in cui vengono annotate tutte le partecipazioni superiori al 2%. Ieri Morgan Stanley ha risposto così: «Nessuna società del gruppo deteneva posizioni in Impregilo per le quali fosse necessario effettuare le comunicazioni previste dalla normativa di riferimento. La partecipazione complessivamente calcolata era infatti composta da posizioni detenute per conto di terzi a vario titolo, per le quali non esiste da parte di Morgan Stanley nessun obbligo di comunicazione». Traducendo. Morgan Stanley aveva (e oggi?) l’8%, ma si tratta di partecipazioni «per conto terzi» e dunque non ha violato alcuna norma sulle comunicazioni al mercato. Ma noi siamo curiosetti.

E un po’ come in quella favola dell’asino, non sappiamo se mangiare il fieno di Morgan Stanley che dice di aver rispettato le leggi o il fieno del mercato che spinge per un socio mascherato. Speriamo di non fare la fine della favola. Il nostro appetito vien mangiando. E la risposta della banca lo alimenta.

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