Il titolo, «responsabilità sociale d'impresa», non aiuta certo a guadagnare lettori. Ma oltre al claim del convegno c'è, diciamo, la polpa che riguarda il mondo imprenditoriale al tempo della crisi. Tema che sta a cuore all'assessore all'Artigianato e servizi della Regione Lombardia, Domenico Zambetti, che a Monza affronta la questione con il mondo imprenditoriale invitandolo ad azioni concrete.
«La collettività - spiega l'assessore Zambetti - sta via via assimilando il concetto che il sistema produttivo deve assumere e sviluppare sempre più buone abitudini di responsabilità sociale nei comportamenti aziendali delle gestioni d'impresa. Oggi, infatti, più che mai le imprese giocano, sui mercati e di fronte all'opinione pubblica, la loro reputazione e affidabilità".
"L'assunzione da parte delle imprese e di tutto il sistema socio-economico - aggiunge Zambetti - di questi nuovi paradigmi da sviluppare in forma volontaria, al di là del mero rispetto della legislazione vigente, apre inoltre ampi margini di intervento per modernizzare e innovare prodotti, processi e organizzazione gestionale».
«Questo potocollo - osserva ancora l'assessore Zambetti - che impegna Regione Lombardia a diffondere la cultura della responsabilità sociale d'impresa nel sistema produttivo di tutto il territorio regionale, parte dalla convinzione che le politiche volte a favorirne la competitività possano generare ulteriore valore aggiunto se orientate al raggiungimento di obiettivi etici di sostenibilità ambientale e sociale». L'assessorato all'Artigianato e Servizi, in questo momento di crisi diffusa, ha messo in campo diverse misure per rafforzare il rapporto con Elba - l'Ente bilaterale dell'artigianato lombardo - in tema di responsabilità sociale. «Nel 2008, ad esempio - prosegue Zambetti - per sostenere la diffusione della cultura d'impresa che riconosca il valore della sicurezza sul lavoro, abbiamo investito con Elba 2.180.000 euro».
Quanto ai problemi dell'occupazione, «la crisi in corso - afferma Zambetti - ci ha indotto ad orientare le nostre iniziative verso il sostegno alle imprese artigiane che affrontano percorsi di ristrutturazione e verso l'espansione e la tutela dei posti di lavoro, soprattutto per quei soggetti più deboli nel mercato del lavoro. Queste azioni, promosse fin dal 2006/2007, avevano favorito l'assunzione o la stabilizzazione del rapporto di impiego di circa 1.700 lavoratori nelle aziende artigiane lombarde.
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