Roma - La maggioranza è forte, nei numeri e nella legittimazione popolare. La squadra è stata messa a punto. Per il nuovo governo, non ci sono più scusanti: via al confronto con l’opposizione sulle riforme istituzionali e subito misure per ridare fiato all’economia e, soprattutto, ai redditi da lavoro dipendente. È un vero e proprio coro quello che, dal mondo delle imprese come dal sindacato, saluta il giuramento del Berlusconi IV: un richiamo alle urgenze del mondo del lavoro e del Paese che a tratti, come nel caso dell’emergenza salari, unisce le richieste di tutte le parti sociali.
Montezemolo «È un Governo che è un mix di esperienza e di novità - ha detto il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo - Come sempre noi giudichiamo i governi sui singoli provvedimenti e prima come cittadini, poi come imprenditori, gli auguriamo un buon lavoro: il Paese ha bisogno di decisioni importanti ed urgenti». Indicando la strada delle riforme come obbligata, il leader degli industriali ha definito come positivo «il clima di dialogo anche ieri sottolineato dal leader dell’opposizione», perchè «la riforma dello Stato è fondamentale e non si può fare a colpi di maggioranza». Per quanto riguarda le imprese poi - ha aggiunto - «ilgoverno ha annunciato due iniziative di cui da tempo noi sottolineiamo l’importanza: la detassazione degli straordinari e la detassazione dei premi di rendimento». Ma anche ieri, Montezemolo, aveva spiegato come altrettanto importante sia «ridare dignità al lavoro dipendente».
Sangalli Secondo il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli la nuova compagine governativa «ha tutte le carte in regola, a cominciare dalla sua coesione interna e da un clima di nuova concertazione e grande sensibilità al dialogo, per attuare con determinazione scelte importanti ed urgenti nella direzione delle riforme economiche e sociali di cui il nostro Paese ha bisogno e per rispondere presto e bene all’emergenza crescita».
Venturi La Confesercenti di Marco Venturi chiede al nuovo Esecutivo «scelte coraggiose» in economia e sul fronte della sicurezza, assicurando che «farà la sua parte». Un atteggiamento condiviso anche dal presidente di Unioncamere Andrea Mondello: «valuteremo il Governo dai risultati - ha detto infatti - Ci sono in certi dicasteri uomini che conoscono i problemi del Paese. Aspettiamo fiduciosi».
Epifani In attesa di conoscere le prime mosse del nuovo governo anche i sindacati, che assicurano di non avere pregiudizi ma già hanno fatto partire il pressing sui salari. «Il nuovo Governo - ha detto infatti il leader della Cgil Guglielmo Epifani - ha il massimo di legittimazione. È una squadra forte e ben determinata. Noi, dal canto nostro, non faremo un’opposizione preventiva, ma vedremo nel corso del confronto come verranno poste le questioni. La priorità - ha concluso - rimane quella del rilancio dei redditi, dei salari; così come la soluzione della crisi Alitalia e dei rifiuti di Napoli».
Angeletti Per il leader della Uil Luigi Angeletti «l’auspicio è che nel programma di governo sia prioritaria la crescita del Paese e che si punti, dunque, alla riduzione delle tasse per i lavoratori dipendenti e alla realizzazione di infrastrutture».
Bonanni Per il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni, infine, «i ministri vanno valutati sul
campo e dalla fretta che ha avuto Berlusconi nel fare il governo immagino che li metteremo presto alla prova. E - ha concluso - siccome ha annunciato il taglio delle tasse sui salari, spero che subito si metta alla prova».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.