Imprese, emergenza giovani Pochi i titolari «under 30»

Solo il 7 per cento dei titolari di un’impresa ha meno di 30 anni mentre più di quattro su dieci sono ultracinquantenni. Lo ha sottolineato la presidente del gruppo dei Giovani Imprenditori romani, Emilia Gangemi, ieri nel corso dell’assemblea dell’Unione degli industriali della capitale. «Rimettere i giovani al centro della crescita - è l’appello di Gangemi - è la necessità dell’attuale fase storica del nostro Paese». Questo perché «i Paesi in grado di formare e attirare i migliori talenti sono anche quelli che hanno le economie della conoscenza più competitive». Di qui tre proposte per valorizzare di più la risorsa dei giovani: il sostegno per nuove attività del «made in Italy» del software, dell’informazione e della comunicazione; la politica metta in atto tutte le misure necessarie per creare un ambiente favorevole a un rapporto sinergico fra Università, Ricerca, Finanze e Imprese; e i giovani non temano di affrontare sfide complesse.

All’assemblea ha partecipato anche il sindaco Walter Veltroni, che di fronte a una platea di giovani imprenditori ha sostenuto che «la strada del nostro Paese è quella di concentraci sulla formazione. Di sapere e competenza si ha un grandissimo bisogno».

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