«Grandi opere subito o la Lombardia resterà indietro rispetto alle regioni europee più industrializzate». È lappello lanciato da 250 imprenditori milanesi interpellati da Apimilano, associazione di piccole e medie imprese. Il ritardo nelle infrastrutture può costare sino al 20 per cento sulla produzione. In cima alla classifica delle priorità la Tem e la Brebemi, ritenute indispensabili per velocizzare il traffico delle persone e delle merci da e per la città. Intanto crescono le pmi lombarde, 9mila realtà che creano occupazione per oltre un milione di persone e generano un prodotto pari a 105 miliardi di euro. Il presidente Galassi.
«Alle istituzioni locali chiediamo maggiore attenzione: siamo noi leconomia reale».
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