Cronaca locale

Imprese strozzate senza Tem e Brebemi

Le richieste degli imprenditori per produrre meglio. Con le grandi opere oneri ridotti del 20%

Serena Cipolla

Realizzare le infrastrutture per lavorare meglio e a costi inferiori. Lo chiedono 250 imprese milanesi. Il 27 per cento dei nostri imprenditori,infatti, afferma che le spese legate alla mobilità e al trasporto aumentano tra il 6 e 10 per cento gli oneri aziendali, mentre per il 13% questi costi incidono sulla produzione tra l’11 e il 20 per cento. Per il 4% delle aziende interpellate invece, l’incidenza supera il 21 per cento. È quanto riporta una indagine promossa da Apimilano, l’associazione delle piccole imprese milanesi. Secondo lo studio, una rete infrastrutturale efficiente costituisce uno dei principali fattori di modernizzazione e l’elemento indispensabile per migliorare la competitività del sistema economico. La Lombardia invece ha un deficit infrastrutturale enorme rispetto alle regioni industriali europee. Secondo la ricerca, la velocità media alla quale si viaggia nel raggio di 30 chilometri intorno a Milano è di 26 all’ora. Un quadro desolante che certo non aiuta le piccole imprese, ossatura del sistema economico italiano prevalentemente concentrato in Lombardia, a funzionare, creare ricchezza e opportunità di lavoro. E su quanto contribuisca la piccola e media impresa allo sviluppo e all’occupazione dell’intero Paese lo dicono i dati: nell’area metropolitana milanese lavora il 7,8% delle imprese dell’intero territorio nazionale e contribuisce al 7,4% dell’occupazione del Paese. Il prodotto interno lordo è di 105,5 miliardi di euro. Ma come lavorare e crescere senza una rete infrastrutturale adeguata? Che fare? Secondo il 71 per cento delle imprese interpellate per abbattere o ridurre sensibilmente i costi della mobilità è urgente realizzare le tre autostrade lombarde previste, la Pedemontana, la Tangenziale est, la direttissima Brescia - Milano, il raddoppio ferroviario della linea Milano - Mortara, il collegamento ferroviario Saronno - Seregno e le opere complementari esterne della Stazione Centrale. Gli interventi sono stati già approvati dal Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica. Il 69% delle aziende giudica come prioritarie la realizzazione della Tem, la tangenziale est, il 54% la Brebemi, il 47% la quarta corsia della Milano - Bergamo. Al quarto posto tra le urgenze c’è la Pedemontana con il 35% delle aziende che la giudicano strategica, mentre il 14% chiede la Milano - Torino e il 13% il potenziamento delle autostrade del mare. Tra le esigenze espresse dalle aziende milanesi c’è anche il potenziamento del trasporto pubblico chiesto dal 38% degli interpellati, mentre il 23% ritiene importante la realizzazione di corsie autostradali preferenziali per il traffico commerciale. L’8% degli imprenditori chiede anche una piattaforma logistica integrata per la gestione e il transito delle merci. Vede bene la privatizzazione delle ferrovie il 7% delle aziende e il 6% il ticket per i veicoli che vogliono entrare a Milano.

Infine, il 2% propone di aumentare il traffico merci gestito da Malpensa.

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