Raccogliere firme contro il governo allinterno del palazzo di governo e con il benestare, anzi lautorizzazione, di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni. Il tutto mentre si sta svolgendo una seduta del Consiglio provinciale. Bufale dinizio estate? Invenzioni giornalistiche? Niente affatto. È accaduto ieri nel palazzo della Provincia, anche la sede della prefettura, cioè dellufficio locale del governo. In un lato del chiostro medievale, lArci ha sistemato un banchetto per la raccolta di firme e impronte contro il decreto Maroni sulla sicurezza. Una provocazione doppia: perché autorizzata dalla giunta provinciale del presidente Alessandro Repetto e perché fatta nella prefettura che del governo è il garante locale. Il fatto è caduto come un macigno sul Consiglio provinciale che ieri era in riunione. Il centrodestra ha chiesto spiegazioni giudicando inammissibile liniziativa anti-governo allestita nel palazzo prefettizio. Giunta e maggioranza hanno negato chiarimenti adducendo scuse procedurali.
Alla fine, mentre il presidente, insieme ad assessori e consiglieri di maggioranza (nellatrio del palazzo si è visto anche don Gallo), scendeva a firmare e fornire le proprie impronte allArci, il centrodestra ha abbandonato laula.Le impronte contro il governo raccolte nel palazzo del governo
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