Impronte d’America al centro del crimine

Molti scrittori statunitensi farebbero letteralmente di tutto per finire nel novero dei selezionati dall’antologica The Best American Mystery Stories, che da dodici anni seleziona il meglio della narrativa di suspense americana. Entrare a far parte di questa selezione vuol dire essere segnalati fra i migliori autori del settore ed arrivare a un pubblico di milioni di lettori. A occuparsi certosinamente ogni anno della scelta dei racconti è il mitico editor Otto Penzler, che nel tempo si è fatto affiancare da autori-testimonial come Robert B. Parker, Sue Grafton, Ed McBain, Donald E. Westlake, Lawrence Block, Michael Connelly. Per l’edizione 2006 del The Best American Mystery Stories, che appare ora in Italia da Mondadori con il titolo Tracce d'America, è stato coinvolto in prima persona il maestro del legal thriller Scott Turow, che dichiara come ognuno di questi ventuno racconti proponga una storia vera d’America e proietti il lettore in «un mondo immaginario ma coerente, dal quale emergiamo in qualche modo più illuminati sulla nostra condizione di esseri umani».

E i lettori possono così scegliere di lasciarsi portare fra i grattacieli di New York o in mezzo ai canyon del Nevada, possono viaggiare su navi da crociera di lusso, visitare i grandi hotel e casinò di Las Vegas oppure affrontare un lungo viaggio sulle assolate highways per raggiungere le praterie del Texas, affidandosi a guide doc come Ed McBain, Jeffery Deaver, Joyce Carol Oates, Elmore Leonard, James Lee Burke, Laura Lippman.

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