Impuniti i no global che irrompono in chiesa Ma le toghe difendono soltanto gli islamici?

Il solito doppiopesismo delle toghe. La denuncia di cinque deputati Pdl: nessuna azione contro chi ha interrotto una messa a Milano mentre la Santanchè fu indagata quando manifestò durante una celebrazione islamica

Impuniti i no global che irrompono in chiesa 
Ma le toghe difendono soltanto gli islamici?

Roma - I pm della Procura di Milano sono «cristianofobi» e «doppiopesisti». L’accusa è contenuta in un’interpellanza ai ministri dell’Interno e della Giustizia presentata da Mariella Bocciardo del Pdl assieme ad altri quattro deputati dello stesso gruppo (Renato Farina, Elena Centemero, Massimo Corsaro e Gabriele Toccafondi).
L’interrogazione trae origine da due episodi analoghi verificatisi nel capoluogo lombardo ma conclusisi con risvolti giudiziari molto diversi. Il primo si è verificato domenica 5 giugno quando un gruppo di antagonisti ha interrotto la Santa Messa nella chiesa di San Giuseppe Calanzano concelebrata dal padre scolopio Alberto e dal vescovo ausiliario di Milano, monsignor Marco Ferrari. I contestatori hanno urlato: «Fuori i preti» e «Chiudete le Chiese» ed hanno esposto uno striscione con la scritta «Padre Alberto, curati tu!» per ridicolizzare una presunta dichiarazione del parroco sull’omosessualità curabile come malattia. Alle rimostranze dei fedeli è stato replicato che «Pisapia ha liberato Milano». Nessuna denuncia è stata presentata dal neosindaco comunista né tantomeno i magistrati hanno ritenuto di esercitare autonomamente l’azione penale.
Discorso diverso per la manifestazione di protesta organizzata alla fine del Ramadan 2009 dal Movimento per l’Italia di Daniela Santanchè, oggi sottosegretario, che si è sempre battuta per i diritti negati alle donne musulmane. Nonostante l’iniziativa si svolgesse fuori da un teatro nel quale era stata organizzata la celebrazione islamica e nonostante fosse stata la stessa Santanchè a essere aggredita (prognosi di trenta giorni), la Procura milanese aveva aperto un fascicolo contro l’esponente politico e gli aderenti al suo movimento «per turbamento di funzioni religiose e interruzione dello svolgimento di manifestazioni religiose»
Ecco perché i cinque deputati considerano tutto ciò caso di «doppiopesismo» che configura la fattispecie della «cristianofobia». Accezione adottata anche dal Parlamento italiano con una risoluzione proposta da Antonio Mazzocchi del Pdl e approvata con voto bipartisan.
«Cristianofobia» infatti non è solo la persecuzione dei cristiani, in particolare cattolici nei Paesi islamici, ma è anche l’atteggiamento tutto occidentale che maschera dietro un falso liberalismo il tentativo di reprimere qualsiasi testimonianza pubblica della fede cristiana. Quella dei cinque parlamentari non è pertanto né una provocazione né una manifestazione di sostegno partigiano nei confronti del sottosegretario che ha combattuto molte battaglie (compresa quella per la libertà delle donne islamiche) in beata solitudine.
Il silenzio che è calato dopo l’interruzione della Messa nella festività dell’Ascensione è un segnale molto negativo. Ed è in fondo il primo atto che caratterizza la nuova giunta rossa milanese: l’intolleranza nei confronti dei cattolici e l’indifferenza nei confronti di una vile aggressione. Una grave mancanza alla quale non ha supplito nemmeno la magistratura, che troppe volte è scesa in campo a sproposito al posto della politica. Questa volta non ha voluto sanzionare quei centri sociali, espressione di un potere «amico». Al contrario, quegli stessi magistrati erano scesi in campo per punire un’esponente politica «nemica». In ogni caso, sarà il governo a dover rispondere sull’eventuale avvio di indagini da parte delle autorità competenti.
L’ultimo punto sul quale Bocciardo e i suoi colleghi mettono l’accento è quella del rispetto della Costituzione.

Legge fondamentale della quale la sinistra ricorda sempre l’articolo 3 sull’uguaglianza formale e sostanziale dei cittadini per incitare le masse all’antiberlusconismo. Dell’articolo 19 che sancisce la libertà di culto sembrano essersene dimenticati tutti. Anche i magistrati di Milano.

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