(...) del Pd, della Federazione della sinistra e di Sel, mentre perderà i tre dell'Idv. In ogni caso, ieri lo snob-prof ha fatto spallucce ed è apparso neanche troppo impegnato ad ascoltare quelli dell'Idv e dell'Udc (stampella del centrosinistra?), che insieme a grillini e centrodestra, hanno presentato oltre cento emendamenti ed ordini del giorno. Mentre i consiglieri parlavano, il marchese rosso si studiava il libro del politologo intellettuale Flores D'Arcais, che è poi corso a presentare insieme a don Andrea Gallo al Ducale. Poco prima delle 18, mentre erano in corso ancora i lavori su tasse e bilancio comunale, il sindaco ha abbandonato l'aula, si è infilato lo zainetto su una spalla e si è diretto a Palazzo per tenersi buoni i «compagni». Meglio loro che trovare soluzioni concrete per evitare il massacro dell'aumento delle tasse ai genovesi. Ha avuto però il tempo di precisare: «Non ho mai fatto una telefonata al leader nazionale dell'Idv Di Pietro per influenzare i comportamenti di esponenti locali del partito».
In Sala rossa sono rimasti molti consiglieri, che hanno puntato il dito contro quel centinaio di privilegiati comunali dello stipendio d'oro e del posto fisso ovvero i dirigenti di Tursi, i quali in media hanno uno stipendio «diminuito» dai 99.712 euro del 2010 ai 96.190 euro lordi del 2011. Inoltre, ci sono state proposte per vendere le farmacie comunali o per razionalizzare gli introiti nel settore. Alcuni hanno chiesto a gran voce di vendere i «gioielli» e gli altri beni immobili comunali, altri di dismettere le quote nelle società partecipate. Il capogruppo Udc Alfonso Gioia ha chiesto di ridurre le tariffe dei posti auto da 2,50 a 1,50 euro all'ora, per riportarle sui valori medi nazionali. Insomma, più tagli, dismissioni, sprechi significano meno tasse per i genovesi, ma la sinistra non ci sente e difende gli orticelli: «È giusto aumentare l'aliquota Imu - spiega il capogruppo Sel Gian Pastorino - altrimenti il Comune e i servizi del Comune rimangono bloccati, non riusciremo ad andare avanti».
«Abbiamo proposto - spiegano Stefano De Pietro e gli altri 4 grillini - di diminuire al minimo dei termini di legge qualsiasi premio concordato con tutti i dirigenti comunali, e di iscrivere tale risparmio ad un conto per l'abbattimento dell'aliquota Imu per la prima casa. Inoltre abbiamo chiesto che nel prossimo consiglio si discuta la proposta di dimezzare gli incarichi dirigenziali, accorpando le competenze e ridistribuendole, per abbattere i costi di personale dirigenziale». I grillini, però, sono scivolati sull'informazione. Hanno infatti chiesto di rinunciare al rinnovo del contratto con Telenord (che manda in onda le assemblee in diretta) a favore di un servizio gratuito sul web in streaming. Tuttavia, si sono dimenticati che più informazione c'è e meglio è. Telenord ha regolarmente vinto un bando pubblico. Genova è una città piena di anziani, che non sanno come maneggiare un notebook.
L'ideona di Enrico Musso è quella di istituire un'Agenzia delle Uscite «per ridurre la spesa corrente della civica amministrazione: un soggetto terzo e di prestigio, come lo è il super commissario Enrico Bondi a livello nazionale, perché la spesa continua ad aumentare anche nel bilancio 2012 del 5,8% rispetto alle previsioni definitive del 2011».
La capogruppo Pdl Lilli Lauro ha presentato numerosi documenti chiedendo una riduzione dell'Imu anche sui canoni concordati e per tutte le famiglie in una situazione di difficoltà economica. Guido Grillo (Pdl) ha depositato decine di emendamenti ed ordini del giorno.
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