Imu, "pasticciaccio brutto" del 2013

Brunetta critica l'iter sulla tassazione degli immobili: "Imbroglio". Alfano: "Contenti, ma lavoreremo ulteriormente"

Imu, "pasticciaccio brutto" del 2013

L'Imu è un "pasticciaccio brutto. Cita Gadda il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che in un dossier raccoglie una lunga serie di accuse contro la gestione del percorso per cancellare la tassa sugli immobili.

L'eliminazione dell'Imu - spiega il deputato - avrebbe dovuto garantire "20 miliardi" di gettito, ma l'incertezza sulle intenzioni dell'esecutivo ha portato i comuni a esercitare "al massimo la propria autonomia impositiva sulle secondo case". Risultato: il gettito complessivo è stato di ben 24 miliardi, nonostante fosse stata esclusa la tassa sulla prima casa. Un fatto che Brunetta non fatica a definire "un imbroglio".

Non solo dai Comuni sono arrivati 4 miliardi più del previsto, ma lo Stato girerà agli stessi altri 4 miliardi a titolo di rimborso per la cancellazione della tassazione sulla prima casa. Insomma, il gettito totale "ammonterà a circa 28 miliardi". A metà gennaio poi "i cittadini italiani dovranno pagare una quota di Imu 2013, perché il governo ha fatto male i conti ed è rimasta scoperta una parte di seconda rata, pari a 500 milioni, che sarà a carico dello Stato e dei contribuenti". Chi non ha pagato l’Imu sulla prima casa nel 2012 "dovrà pagarla nel 2013 (nonostante la cancellazione)"

Un insieme di problemantiche che viene sottolineato anche da Unimpresa, che lancia l'allarme e ritiene "estremamente probabili" gli errori dei Centri di assistenza fiscale diffusi sul territorio nazionale, che dovranno fare i conti con la confusione generale e con modifiche arrivate troppo a ridosso delle scadenze.

538em;">Anche Angelino Alfano, che pure ha detto oggi di essere contento "di quello che siamo riusciti a ottenere nel 2013" sul tema, ha specificato: "Non siamo ancora veramente soddisfatti e lavoreremo ulteriormente alla Camera".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica