«Inasprite le sanzioni Puniremo chi non denuncia»

Alla vigilia del summit al Viminale con il ministro Maroni e il presidente del Coni Petrucci, il presidente della federcalcio Giancarlo Abete ha presieduto un consiglio federale durato ben sette ore che ha inasprito le sanzioni in relazione alle attività illecite legate alle scommesse. Un giro di vite per contrastare le attività illecite legate alle scommesse. «Siamo intervenuti sull’articolo 6, con l’obbligo di denuncia anche per quanto riguarda il divieto delle scommesse. Bisogna far emergere la responsabilità di chi è a conoscenza di determinate situazioni e non le denuncia», dice il presidente federale dopo la riunione. «Siamo intervenuti sul quadro sanzionatorio previsto dall’articolo 7 e stiamo lavorando per rafforzare il quadro sanzionatorio dell’illecito sportivo legato alle scommesse. Prima, gli illeciti erano comunque inaccettabili ma miravano ad ottenere un risultato sportivo. Ora, l’obiettivo primario è arrivare ad un arricchimento personale da parte della criminalità», aggiunge.
«Sull’argomento scommesse c’è stato un lungo dibattito. Bisogna rinforzare l’attività di educazione, bisogna aumentare il livello di sorveglianza, bisogna rafforzare e chiarire il quadro normativo. E bisogna individuare le risorse finanziarie per allestire la task force con cui contrastare il fenomeno», spiega ancora Abete che comunque tenta di tenere bassi i toni: «Sono molto più preoccupato quando ci sono situazioni corruttive che riguardano il ceto dirigente. Il calcio ha tanti problemi, ma non penso che stia peggio della media della società italiana. Problematiche corruttive e arresti eccellenti riguardano tutti gli ambienti. Le risposte che sono arrivate dagli stadi di Varese o di Reggio dimostrano che la gente capisce».
«Andiamoci piano, andiamoci calmi. Stiamo prendendo le botti d’acqua per spegnere un incendio che forse è un cestino di carte». Anche il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, all’uscita dal Consiglio Federale, cerca di ridimensionare il fenomeno. «Pensare e avere sensazioni sono battute da persone pericolose. Io denuncio se ci sono i fatti, i nomi, i cognomi e il periodo.

Fino ad oggi ho sentito cose poco definite», aggiunge il presidente del club sardo che sottolinea come «il procuratore Palazzi agisce in seconda battuta rispetto alla Procura della Repubblica. Comunque l'inasprimento c'e' stato: la Figc ha affrontato seriamente la questione e ci si organizzerà».

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