Il santuario delle beccacce, unico nel suo genere nel panorama internazionale, è realtà. Ideato e voluto dal Club della beccaccia e dal Comitato per Vormsi (isola nel Baltico), riunisce una serie di soggetti a vario titolo interessati alla gestione della specie e alla cinofilia. Posizionata sulla rotta di una delle principali direttrici migratorie della beccaccia, Vormsi ospita un numero elevato di regine durante le migrazioni autunnale e primaverile, nonché una popolazione nidificante di tutto rispetto.
Caratterizzata da ampie estensioni forestali, l'isola è priva di rilievi e ospita diverse specie di avifauna e di alci, che costituiscono l'oggetto privilegiato dei cacciatori locali. Una sorta di paradiso, sul quale, dopo averlo visitato con il fucile in spalla, alcuni responsabili del Club della beccaccia hanno iniziato a nutrire intenti di tutela, che con tenacia sono riusciti a realizzare.
Lo scopo del santuario è stato infatti quello di vietare la caccia alla beccaccia, incentivando al contrario la cinofilia, previi accordi con il Club per la logistica e l'organizzazione. Per portare i propri cani a Vormsi non è infatti necessario essere soci, ma un coordinamento preventivo è d'obbligo. I responsabili della gestione effettuano una serie di censimenti sulle popolazioni di rusticolae presenti nelle diverse stagioni, raccolti in un database sono a disposizione degli ornitologi europei.
Le spese sono sostenute da circa 300 sostenitori del progetto. La Federazione delle associazioni di beccacciai del Paleartico occidentale e il Consiglio internazionale della caccia e della salvaguardia della fauna, guardano con interesse all'iniziativa. Nel 2005 il canale Caccia e Pesca di Sky, vi ha realizzato un documentario dal quale la delegazione italiana del Cic ha tratto un video.
Per ogni informazione in merito, rivolgersi ai seguenti indirizzi: Club della beccaccia, via Flora 4/2, 16146 Genova (tel.
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