In questi giorni Genova è sotto l'effetto di un «incantesimo». La troupe della seguitissima fiction targata Rai (giunta alla nona edizione) è approdata in città per girare alcune scene in esterno, che andranno in onda con il nuovo orario pomeridiano dal 4 al 9 giugno. Lasciato temporaneamente l'abituale set romano della Clinica Life, le «new entry» Giorgia Bongianni, Massimo Bulla e Alessio di Clemente hanno abitato con le intricate vicende sentimentali dei loro personaggi le sale del Castello D'Albertis (sede del Museo della Culture del Mondo) dopo aver recitato al Porto Antico e in diverse strade, ristoranti e hotel della città. E Genova non è affatto una location casuale, come spiega Alessio di Clemente, alias Alberto «il cattivo»: «Qui la storia prende una piega decisiva: le puntate che stiamo girando in questi giorni segneranno una svolta fondamentale. Non a caso ci troviamo in un castello, in un luogo "epico" che fa da perfetta cornice a una vicenda a tinte forti. Il mio è un personaggio difficile, tormentato, con un passato doloroso che lo conduce sempre a scelte estreme
è un uomo dalla doppia faccia. Genova gli assomiglia molto, con la sua bellezza da un lato e i suoi lati d'ombra dall'altro, da scoprire con rispetto e timore».
E gli altri personaggi? «Davide è un uomo apparentemente superficiale, sempre in cerca di avventure ma che a un certo punto ha il coraggio di entrare dentro se stesso, con sofferenza e difficoltà, e scoprire l'amore» anticipa Massimo Bulla, colui che gli presta il - bellissimo - volto.
Anche Giorgia Bongianni, alias Elena, conferma l'influsso dell'insolita location sulla recitazione: «L'atmosfera del castello ha favorito il "mood" adatto a questa grande svolta nella nostra storia». Ma che donna è Elena? «È un personaggio complesso, una donna dalla grande passionalità, istintiva, abituata alle scelte forti. È una persona profonda che si è messa in discussione, che proprio durante queste puntate genovesi prende coscienza di alcuni aspetti cruciali della sua vita. Elena è una donna romantica, piena di difese, che finalmente si lascia andare».
Dopo aver ascoltato i belli, ora la parola alle menti di Incantesimo, che con i suoi 9 anni di vita e 36 paesi (Cina compresa) in cui viene esportata segna un enorme successo della Fiction made in Italy: «Inizialmente era previsto un altro set, ma in seguito alla decisione di girare qui abbiamo riscritto alcune parti della storia. È il castello stesso che entra nella trama, non si tratta solo di uno spazio per girare. Abbiamo sfruttato al massimo questa location, dalle torri, alle armi antiche - tranquilli, nessun morto! - , alle etnie presenti nel museo» spiega il produttore esecutivo Antonio Alessi prima di passare la parola al regista, Raffaele Verzillo, che rivela la formula del successo.
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