(...) vicepresidenti della varie commissioni, capigruppo di partito, assessorati, membri dellufficio di presidenza per scoprire che su 40 politici, 38 hanno il doppio bonus. Quando si dice il costo della politica. I due «esclusi» da un surplus di gettoni, sono Lorenzo Pellerano, eletto con la Lista Biasotti e il consigliere leghista Maurizio Torterolo. Loro, gli unici su quaranta, si devono accontentare di un salario mensile di «soli» 6.400 euro netti, euro più, euro meno. Mentre per i loro colleghi più fortunati che sono riusciti ad ottenere, oltre al posto di consigliere, anche qualcosa in più, ecco che le cifre lievitano notevolmente.
Parliamo sempre di netti e sempre di entrate nette appunto in più al mese, da aggiungere alla retribuzione di 6.400 euro. La carica di presidente di commissione, e in questo caso a prendere il bonus sono in otto - quattro del Pd, due dellIdv, uno del Pdl e uno della lista «Noi con Burlando» -, vale 900 euro netti in più al mese. Quella da vicepresidente di commissione - sei del Pdl, uno del Gruppo misto e uno del Pd -invece sono 430 euro netti mensili.
Poi ci sono i capigruppo dei vari partiti politici. Nella Regione Liguria, su quaranta consiglieri, dieci ricoprono anche questo ruolo per un surplus economico a fine mese in busta paga di 400 euro netti.
Su quali siano invece le cifre che spettano allufficio di presidenza, ai vicepresidenti e ai consiglieri segretari, è un capitolo che resta ancora tutto da indagare.
Incarichi e doppi incarichi: quando una poltrona vale un «bonus» in busta paga
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