Le fiamme minacciano Genova. Da 40 ore bruciano le pendici del monte Moro, tra Quinto e Nervi alle porte dei quartieri Est della città. Gli inquirenti non hanno dubbi sulla natura dolosa del rogo che ha già distrutto decine di ettari di macchia mediterranea. Le prospettive per domani non sono buone a causa della giornata ventosa. Circa cinquanta persone sono state evacuate dalle loro abitazioni e sono possibili altre evacuazioni. Due vigili del fuoco sono rimasti feriti a causa di cadute, ma non ci sono stati intossicati gravi. Nella notte sono giunti rinforzi di vigili del fuoco da Piemonte, Emilia Romagna e dalle altre province liguri. Da due giorni ottanta uomini sono impegnati ininterrottamente nelle operazioni di spegnimento. L'autostrada A12 tra Nervi e Recco è stata riaperta alle prime luci dell'alba sebbene si raccomandi prudenza a causa del fumo nei pressi della carreggiata. Domenica pomeriggio era rimasta chiusa per quattro ore. Fiamme nella notte sui boschi anche a Lavagna: sono andati distrutti sei ettari circa di macchia mediterranea e uliveti. Distrutta anche una baracca. L'incendio è stato circoscritto e spento intorno alle prime luci dell'alba.
ROGHI
Quella di ieri è stata una giornata di incendi in varie parti d'Italia per un totale di 62 roghi: 28 in Campania, 18 in Calabria, cinque nel Lazio, tre ciascuno in Basilicata, Liguria e Puglia. Le province più colpite dalle fiamme sono state quelle di Salerno e Cosenza con 13 roghi. Ieri mattina due vasti incendi sono scoppiati a nord e a sud-est di Pozzuoli. Il primo è scoppiato sulle pendici del monte Barbaro a confine con il quartiere Toiano e la tangenziale, il secondo, invece interessa la zona degli Astroni e la corona superiore della Solfatara.
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