«Quel che è successo, è successo. Siamo sconvolti e il papà e la mamma della piccola Lucia ora stanno riposando, sono appena tornati da Roma, distrutti dal viaggio. Non se la sentono di parlare. Non è il momento». A casa Chiarlitti, nella tranquilla frazione di Monte San Giovanni Campano, nel Frusinate, dopo la paura e la corsa contro il tempo, le suppliche ai medici di turno perchè fosse fatto di tutto per salvare la loro bambina, adesso cè solo spazio per il dolore. Lucia, tre anni appena, sè spenta domenica pomeriggio nel Dea, il Dipartimento emergenza e accettazione dellospedale San Camillo di Monteverde, dopo un disperato tentativo dei sanitari del posto di praticarle manovre rianimatorie per 50 lunghissimi minuti. La bimba era appena atterrata alleliporto del complesso ospedaliero sulla Gianicolense, trasportata durgenza dal «Pegaso» del 118 dallospedale di Frosinone. «La piccola - spiegherà più tardi il direttore del San Camillo, Diamante Pacchiarini - era stata già intubata a Frosinone, da noi è arrivata in arresto cardiaco, non abbiamo potuto fare altro». Tragica fatalità o ennesimo dramma della malasanità? Lesame autoptico sulla piccola, eseguito ieri, avrebbe evidenziato un grave problema congenito ai polmoni. Una «banale infezione» sarebbe stata letale per la bambina, già debilitata. Una versione ora al vaglio della Procura di Cassino che sulla vicenda ha aperto uninchiesta inviando la polizia nei corridoi degli ospedali di Sora e Frosinone a sequestrare cartelle mediche, referti e certificati riguardanti la bambina. Il calvario per i Chiarlitti inizia sabato, dopo pranzo. La mamma si accorge che la figlioletta non stava bene, con il marito la porta al Santissima Trinità di Sora. Qui viene accettata al pronto soccorso, rimandata alla pediatra di turno, quindi dimessa come «codice verde» (non grave quindi) con la richiesta di portarla per un controllo nei giorni successivi. Ma Lucia la notte sta ancora peggio, la mattina successiva un pediatra di famiglia, constatata lipotermia, chiede il ricovero immediato a Frosinone. Da qui il trasferimento prima verso il Bambino Gesù, ma non cè posto. Dunque al San Camillo. Raggiunto a Bruxelles, il presidente della Regione, Piero Marrazzo, informato sulla triste vicenda, ha detto che sarà fatto di tutto per fare «chiarezza». Ha aggiunto lassessore alla Sanità, Augusto Battaglia: «In base alle responsabilità verranno presi provvedimenti seri». Per Afredo Pallone (Fi), bisogna «chiarire immediatamente quel che è successo». Incalza il Codacons: «In questo clima di marasma della sanità nella regione, occorre mettere sul banco degli imputati anche i politici, in primis gli assessori, non solo infermieri e medici».
Oggi alle dodici partità il corteo funebre per Lucia. I funerali si svolgeranno alle 15 nella chiesa dellImmacolata Concezione, località La Lucca.
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