Lemergenza si allontana, il calcio riscopre il piacere della normalità. Per ora, almeno. È quanto emerge dalla riunione dellOsservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, presieduta ieri a Roma dal prefetto Antonio Manganelli, vice direttore generale vicario della Pubblica sicurezza. Il dato: confrontando le cifre del periodo successivo ai tragici fatti di Catania del 2 febbraio, quando venne ucciso lispettore Raciti, con lo stesso periodo della stagione 2005-06, le partite segnate da episodi di violenza sono diminuite del 70%, i feriti tra le forze dellordine del 93% e tra i tifosi del 44%.
La parola dordine resta tener alta la guardia ma, secondo lanalisi dellOsservatorio, ha dato buoni frutti la messa a norma degli stadi prevista dal decreto Amato: solo un impianto in A e 7 in B devono ancora mettersi in regola (ben 23, invece, quelli di C) e quindi il campionato 2007-08 sarà a «porte aperte». Con la novità degli steward, si spera operativa per la fine dellanno solare: liter procedurale non è ancora terminato, «ma poi», assicura Manganelli, «non ci saranno proroghe». Più sicurezza e quindi, per quanto riguarda anticipi e posticipi, «la fissazione delle date e degli orari» sarà «svincolata dallautomatismo legato allattribuzione degli indici di rischio». Traduzione a cura di Antonio Matarrese, presidente della Lega Calcio: «Ci è servito da lezione, dalla prossima stagione il calendario lo facciamo noi.
Da quando? Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, vorrebbe far ripartire la serie A il 19 agosto, Matarrese punta al 26.
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