Largomento - come si dice - è di quelli «tosti». Ma la voglia di sfatare un tabù che resiste ai secoli, quello della fine della vita, è stata forte. Nasce così «La più vuota delle immagini. Figure della morte nella cultura contemporanea», un ciclo di incontri curati da Giorgio Pigafetta, che prendono il via il prossimo venerdì, 20 gennaio. Pigafetta, che insegna Architettura moderna allUniversità di Genova, «A fronte di una presenza così intangibile eppure certissima qual è la morte, non esistono parole e immagini che possano riecheggiare nel suo silenzio o riflettersi nel suo specchio buio. Ciò nonostante, la forza del pensiero e lesuberanza dellarte hanno cercato da sempre di raffigurare con le forme, i colori, i suoni e le parole che esse hanno a disposizione la più vuota delle immagini», è la riflessione di Giorgio Pigafetta. Il primo incontro - tutti sono organizzati dal Goethe Institut Genua in collaborazione con la Facoltà di Architettura di Genova e la Fondazione Palazzo Ducale - sarà con Massimo Cacciari, che affronterà il tema Figure della morte. A questo seguiranno il 25 gennaio Umberto Curi e il 2 febbraio Giacomo Marramao.
A margine del ciclo di incontri cè «La fatal quiete a 24 fotogrammi al secondo», una rassegna cinematografica per promuovere gli incontri al Ducale, realizzata daThe Space Cinema, al Porto Antico: giovedì 20 gennaio alle 21.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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