Dopo le indagini adesso il Pd vuole le sedute on line

Le novità principali del nuovo regolamento, che sarà votato in Consiglio lunedì, è la candidatura diretta degli interessati ai bandi

Dopo le indagini adesso il Pd vuole le sedute on line
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Un «grande fratello» sulle riunioni della Commissione Paesaggio. Le inchieste sull'urbanistica milanese hanno coinvolto anche quattro membri dell'organo chiamato a esprimere pareri vincolanti o consultivi sui progetti. I componenti indagati si sono dimessi e a ruota li hanno seguiti anche gli altri per favorire l'introduzione delle nuove regole votate dalla giunta, con requisiti più stringenti. Ma Pd e Verdi ieri in Commissione sono andati anche oltre, chiedono al Comune di «rendere pubbliche le sedute». Palazzo Marino deve essere una casa di vetro» sostiene il capogruppo di Europa Verde Tommaso Gorini, per il dem Alessandro Giungi «sarebbe importante avere delle dirette. Si possono proiettare sul canale Youtube, come le Commissioni comunali, ma visto quanto è accaduto è opportuna una totale pubblicità delle sedute». L'assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi non lo ha escluso tout court ma ha sollevato un tema di privacy, «devono esaminare dei progetti privati, comunque approfondiremo».

Le novità principali del nuovo regolamento, che sarà votato in Consiglio lunedì, è la candidatura diretta degli interessati ai bandi. Finora potevano essere segnalati da enti e ordini (dalle università all'Ordine degli Architetti o degli Ingegneri) ma «in una delle inchieste il pm sostiene che alcune nomine siano state pilotate attraverso gli ordini che avevano il compito di indicare le candidature. Nel sospetto di irregolarità, siamo intervenuti». Altra novità: gli 11 componenti non possono esercitare la professione a Milano durante il mandato (la durata scende da 4 a 3 anni) e nei 12 mesi successivi. «I conflitti di interesse sono azzerati» sottolinea Tancredi. Ci vorranno almeno due o tre mesi per comporre la nuova commissione, nel limbo il Comune firmerà una convenzione con la Commissione Paesaggio della Città Metropolitana ma «ci sarà qualche ripercussione, sono solo cinque membri, ci limiteremo ai pareri obbligatori».

Dal Pd Giungi, il Verde Carlo Monguzzi e Enrico Fedrighini (gruppo misto) la

richiesta di «includere anche un esponente dei Municipi». Tancredi ricorda che il segretario generale aveva ritenuto che la Commissione fosse «un organo meramente tecnico ma massima disponibilità a rivedere la questione».

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