Le indagini su Times Square Shahzad rischia l’ergastolo per 5 imputazioni

Le autorità americane hanno interrogato Faisal Shahzad per cercare di scoprire possibili collegamenti tra il presunto attentatore pakistano-americano di buona famiglia e gruppi stranieri. I media Usa sostengono che Shahzad potrebbe prestissimo apparire in un tribunale federale di New York: rischia l’ergastolo per cinque diverse imputazioni. Tra queste, uso di armi di distruzione di massa e tentato omicidio plurimo, per aver messo un’autobomba nella centralissima Times Square.
Faisal Shahzad, 30 anni, è stato arrestato lunedì alle 23.45 all’aeroporto Jfk di New York, mentre già a bordo di un aereo tentava di partire per Dubai. Il pakistano naturalizzato cittadino Usa ha detto agli inquirenti di aver agito da solo, ma si stanno facendo indagini sui suoi parenti e i suoi possibili collegamenti in Pakistan. Secondo gli inquirenti, Shahzad ha finora ammesso nel corso degli interrogatori di essere stato addestrato alla fabbricazione di ordigni nella regione nordoccidentale pakistana del Waziristan, una roccaforte talebana.
Le informazioni emerse sull’attentatore di Times Square hanno destato interesse perché non ha tratti in comune con i tanti pakistani in povertà che hanno ingrossato le file talebane. È il figlio di un vice maresciallo dell’aviazione pakistana, condizione che gli ha garantito uno status di tutto rispetto nel Paese, dove quella militare è l’istituzione più potente e influente.
Arrivato nel 1998 negli Stati Uniti con un permesso da studente, ha frequentato l’università a Washington e nel Connecticut, laureandosi in scienze informatiche e ingegneristiche e ottenendo un master Mba.

Divenuto l’anno scorso cittadino americano, ha prima sposato una cittadina americana, con cui ha avuto due figli (oggi tutti presumibilmente in Pakistan). Un famiglia tranquilla secondo i vicini, che vestiva in abiti musulmani.