Indagini su Yara, nel mirino ci sono 200 cellulari

Duecento utenze di telefoni cellulari sono passate al vaglio dagli inquirenti: sono tutte le persone che hanno agganciato le celle dei paesi dove la ragazza è stata rapita e uccisa. Tra loro dovrebbe esserci l'assassino di Yara

Indagini su Yara, nel mirino ci sono 200 cellulari

Il cerchio si stringe. Duecento cellulari sono nel mirino degli inquirenti che indagano sull’omicidio di Yara Gambirasio. Si tratta di quelli che risultano avere agganciato il 26 novembre scorso sia le celle di Brembate Sopra che di Chignolo d’Isola, cioè i paesi dove la ragazza è stata rapita e dove probabilmente è stata uccisa e comunque è stata lasciata cadavere. A queste 200 utenze si è arrivati dopo una lunghissima scrematura tra le migliaia di numeri che hanno agganciato le 15 celle presenti lungo il tragitto tra i due paesi. Ora si stanno analizzando quei numeri alla ricerca di indizi utili.

Non è detto che comunque questo lavoro porti a qualche risultato: il rapitore potrebbe infatti avere lasciato spento il cellulare oppure averlo lasciato a casa, creandosi così un alibi. Del resto tra dicembre e gennaio erano state analizzate 15.000 utenze agganciatesi alle celle di Brembate Sopra e Mapello la sera di quel 26 novembre, senza arrivare ad alcun risultato.

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