Roma

India In scena le nuove generazioni

Con la proposta di due giovani autrici quali Marta Poggi e Lucia Calamaro, il progetto «Oggi verso domani», che il Teatro di Roma dedica alle nuove generazioni della scena, assume una piega decisamente femminile, dando voce a due scritture senza dubbio diverse che tuttavia raccontano entrambe l’articolata trama interiore di sentimenti, paure, passioni, ossessioni, desideri legati in qualche modo all’essere donna. Nel suo «Storia di Ermengarda» la Poggi (autrice e co-interprete su regia di Nicola Russo) rilegge la storia della sfortunata principessa longobarda andata sposa a Carlo Magno (vicenda, la sua, liricamente sublimata nell’Adelchi di Manzoni) e la traspone in una modernità asciutta e dalle atmosfere persino oniriche dove l’eroina, divenuta una donna scacciata da Parigi da suo marito, finalmente espone la sua versione dei fatti. Ricco di suggestioni diverse, il testo «vuole anche essere un discorso sulla forza evocativa del teatro, che fabbrica storie tanto più care quanto più distanti dalla Storia che si pretende unica per tutti» (a India da questa sera). Si intitola invece «Autobiografia della vergogna (Magick)» il lavoro firmato dalla Calamari (anche regista mentre in scena troviamo Benedetta Cesqui e Monika Mariotti), che qui fotografa un interno familiare avvalendosi di una lingua originale, scandagliando con sensibilità gli abissi della vergogna, «emozione complessa, sociale, epidemica, non verbalizzata».

Tanto più perché si annida nei ricettacoli più segreti dell’io : «la vergogna non è senso di colpa, ci si vergogna di essere, non di fare; è un disaccordo metafisico con se stessi» (sempre a India da domani).

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