New Delhi - Sarebbero almeno 170 le vittime della calca nel tempio indù di Chamuda Devi a Jodhpur, nello stato orientale del Rajasthan. Lo riferisce la televisione Time Now. I fedeli, oltre un migliaio, erano riuniti per celebrare l'inizio del Navaratri, i nove giorni dedicati alla dea Durga, festività molto sentita in India.
Il tragico evento Un malinteso, forse l'arrivo di un politico con la scorta, e nel grande tempio indù di Chamunda Devi, nel cuore dell’antica fortezza di Mehrangarh che sovrasta la città storica indiana di Jodhpur, meta turistica nel Rajasthan, si è scatenato l’inferno: la calca impazzita fra gli almeno 10-20mila fedeli che all’alba affollavano il tempio ha lasciato sul terreno almeno 170 morti, per lo più donne, schiacciate, calpestate, soffocate, e oltre 250 feriti, secondo un bilancio ancora provvisorio. Alle 6 locali (le 2 e mezza della notte in Italia) il grande tempio era strapieno di fedeli, molt dei quali donne, per il primo giorno della festa di Navaratri, nove giorni dedicati alla dea Durga, durante i quali le donne digiunano e pregano per i loro mariti.
La causa scatenante Non è ancora chiara la scintilla che ha scatenato il fuggi fuggi generale. Secondo alcune fonti, all’arrivo di un politico, la sua scorta avrebbe fatto allontanare i fedeli che avrebbero pensato ad una bomba. Altri parlano solo dell’allarme bomba. La calca avrebbe poi anche fatto crollare un muro.
Sono ancora diversi, secondo la televisione, i corpi a terra e molti in ospedale, alcuni dei quali in gravi condizioni. Negli ospedali di Jodhpur, dove vengono portati i numerosi feriti, si fa pressante la richiesta degli ospedali della zona di avere ossigeno e sangue, che scarseggiano.