Candid camera o errore? La segnaletica per raggiungere i traghetti dalla Stazione Marittima porta a un cancello di ferro chiuso e invalicabile.
Tempo d'estate, tempo di partenze. Code sulle autostrade e gente che si affolla sulla banchina del porto di Genova per aspettare i traghetti che li porteranno alle tante agognate vacanze in terra di Sardegna o di Sicilia. Meglio non arrivare all'ultimo minuto. Una segnaletica vecchia e mai tolta devia il turista su una strada sbagliata, facendogli perdere un mare di tempo, agitandolo e innervosendolo. Arrivando dal centro cittadino, infatti, all'altezza del palazzo del Principe, proprio in fondo a via Gramsci, un cartello stradale segna di svoltare a destra per coloro che devono raggiungere la partenza dei traghetti. Sia qualche genovese inesperto che soprattutto persone di fuori città, seguono l'indicazione senza battere ciglio. Arrivati nella parte sottostante della strada, proprio in prossimità del porto, e continuando a seguire la segnaletica che imperterrita dice di svoltare ancora a destra e poi proseguire dritto, un dubbio incomincia a salire. La strada si fa stretta, impervia. Segue un alto muro di contenimento tutto costellato da zone di discariche abusive a cielo aperto. La domanda sorge spontanea. «Possibile che la banchina dei traghetti - viene da pensare - sia in fondo a questa strada che sembra completamente abbandonata da anni?». E in effetti il dubbio è fondato. Arrivati al termine del lungo e tortuoso nastro d'asfalto ecco in lontananza i traghetti fermi che aspettano di imbarcare le persone. Peccato che ci separi un enorme cancello di ferro, mezzo azzurro mezzo arrugginito, assolutamente invalicabile.
Siamo vittime di qualche burlone stile film «Amici Miei» che ha spostato i cartelli stradali o adesso uscirà il cartello «sei su Scherzi a parte!». Ma mentre ti guardi intorno non vedi nulla di tutto ciò. La sensazione è solamente quella di essere chiuso in un campo di concentramento mentre fuori le persone continuano a condurre placidamente la loro vita. Ovviamente la tensione sale. Soprattutto se sei straniero e hai difficoltà a capire e farti capire per chiedere ulteriori spiegazioni per arrivare alla partenza dei traghetti.
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