Gli industriali del Nord Sardegna sono molto critici con Renato Soru sulla gestione dei lavori per il G8 di luglio a La Maddalena. Su tre punti l'associazione presieduta da Stefano Lubrano aveva chiesto l'impegno del governatore in una lettera dello scorso febbraio: avere tempi certi per la nuova pista di atterraggio all'aeroporto di Olbia, impedire la chiusura totale dello spazio aereo sulla Costa Smeralda nel pieno della stagione turistica, evitare che i lavori delle grandi infrastrutture finissero tutti a imprese non isolane. Sullo spazio aereo non si è deciso, la pista non procede e gli appalti di fognature, alberghi, centro servizi e «waterfront» (quasi 260 milioni di euro complessivi) sono finiti ad aziende romane, che ne hanno subappaltato il 20 per cento ad aziende sarde. Briciole. La tendenza è consolidata: «Il 94 per cento degli appalti di interesse regionale degli ultimi anni - dice Lubrano - è stato appannaggio di imprese non isolane: i numeri dimostrano quale sia stata sinora l'attenzione verso le imprese sarde».
Soru, paladino della «sardità», ha replicato che gli appalti del G8 sono stati decisi dalla Struttura di missione della Protezione civile. «Ma la Regione ha sempre affiancato gli uomini di Bertolaso, consigliando, indirizzando, concedendo autorizzazioni e fondi - ribatte Lubrano -. C'era tutto lo spazio per sostenere l'economia locale».SFil
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