Industriali e sindacati, intesa contro la crisi

VERSO LA RIPRESA La scommessa del futuro è negli investimenti sulla ricerca, sull’internazionalizzazione delle aziende e sulle infrastrutture

Industriali e sindacati, intesa contro la crisi

Un patto contro la crisi fra imprese e sindacati per il futuro di Roma e del Lazio. A siglare il protocollo d’intesa sono stati ieri mattina il presidente dell’Unione degli Industriali e delle imprese di Roma, Aurelio Regina, il presidente di Confindustria Lazio, Maurizio Stirpe, e i segretari Generali della Cgil di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, della Cisl, Francesco Simeoni e Danilo Reali, e della Uil, Luigi Scardaone. Obiettivo dell’intesa, «rafforzare le misure utili a contrastare la fase recessiva e favorire il rilancio della struttura produttiva e dell’occupazione».
Le parti sociali hanno indicato nel documento i cinque interventi prioritari nell’area metropolitana di Roma. Di seguito: 1) ricerca; 2) infrastrutture materiali; 3) infrastrutture immateriali (Roma digitale, ambiente, digitalizzazione della pubblica amministrazione); 4) sviluppo del turismo; 5) internazionalizzazione (ricerca di partnership all’estero).
Per quanto concerne la Ricerca, considerando che Roma possiede quindici atenei, da cui escono 38mila laureati all’anno, «è necessario attrarre capitali finanziari anche privati sui Distretti tecnologici (Aerospaziale, Bioscienze, Beni culturali) e favorire ricadute operative a favore del territorio». In tema di infrastrutture, è necessario far convergere i finanziamenti verso le opere di mobilità e trasporto «maggiormente strategiche». Fra le priorità, la nuova Stazione Tiburtina, che avrà per Roma importanti ricadute sociali e immobiliari. Poi, lo sviluppo del Porto di Civitavecchia e dell’Aeroporto di Fiumicino e dei relativi accessi. Dai dati in possesso dell’Uir, già oggi il 10 per cento della produzione e l’11 per cento dell’occupazione nel Lazio si devono agli scali di Fiumicino e Ciampino. Per il futuro i progetti a lungo periodo di AdR prevedono opere per il transito di 90 milioni di passeggeri nel 2044 (solo per confronto, nel 2008 sono 2008) a Fiumicino, che diverrebbe il principale hub del Mediterraneo. Altre priorità nelle infrastrutture, la chiusura dell’Anello Ferroviario, con il completamento della Cintura Nord. Poi, il raddoppio della Tiburtina, per la quale sono iniziati i lavori (l’Uir ha attivato uno sportello di assistenza alle imprese); l’adeguamento a quattro corsie della via Salaria fra Roma e Rieti; il sistema intermodale Roma-Latina; le metropolitane B1 e C, per le quali il Comune di Roma ha previsto l’integrale copertura del costo di realizzazione nel triennio 2009-2011 (rispettivamente 711 milioni e 3047 milioni di euro); le complanari della A24. Per queste opere le parti sociali, si legge nel protocollo d’intesa, si attiveranno per monitorare i tempi di realizzazione e anche «per superare la pratica delle gare al massimo ribasso, al fine di evitare dumping contrattuale».


In tema di occupazione, inoltre, le parti sociali hanno convenuto di istituire un tavolo congiunto per ottenere da Regione e Istituzioni locali: azioni di sostegno alle fasce sociali più esposte; il riordino del sistema sanitario regionale; la riduzione delle aliquote addizionali Irpef e Irap. Infine, imprese e sindacati hanno costituito un Osservatorio per la sicurezza sul lavoro, aperto alla partecipazione di Inail, Ispesl, Comune, Provincia, e Regione.

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