Infermieri in «malattia», sale operatorie chiuse

Sale operatorie chiuse per malattia. Degli infermieri. Accade anche questo nella sanità laziale: all’ospedale San Filippo Neri molti lavoratori si sono messi in malattia nelle ultime ore. Alla luce di questa situazione la direzione sanitaria dell’ospedale è stata costretta a chiudere le sale operatorie con l’eccezione delle attività di urgenza. Il motivo della protesta sarebbe lo stato di disagio dei lavoratori per gli effetti della delibera sulla rideterminazione, prevista dal piano di rientro del deficit inserito nell’ultima Finanziaria. E se l’assessore alla Sanità Augusto Battaglia getta acqua sul fuoco («Domani mattina (stamani, ndr) mi recherò al San Filippo Neri per incontrare i lavoratori e riconfermare l’impegno della Regione a tutela della qualità del lavoro e dei diritti contrattuali acquisiti dai lavoratori della sanità per i sindacati era già tutto previsto: «Ciò che sta accadendo in queste ore all ospedale San Filippo Neri non è un evento improvviso. Da più di un anno la Cisl denuncia la carenza di oltre 3700 infermieri nei nosocomi romani: è giunto il momento che il governo si prenda le sue responsabilità, il Piano di rientro non può mettere in ginocchio il servizio sanitario regionale - afferma Paolo Lumaca, segretario cittadino di Cisl Fp Sanità -.

Per la cronica mancanza di personale gli infermieri delle strutture sanitarie romane sono costretti a turni di lavoro di 12/15 ore. Su una situazione grave, si sta abbattendo anche un Piano di rientro che va a colpire ulteriormente le già esigue risorse finanziarie».

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