Economia

Inflazione in calo, il prezzo della spesa no

A gennaio l’inflazione torna ai livelli dell’estate 2007. Indice armonizzato all’1,4%: minimo storico. Drastico calo del prezzo dei carburanti. Per gli alimentari l'allarme del Codacons: "Nel 2009 480 euro in più a famiglia"

Inflazione in calo, 
il prezzo della spesa no

Roma - L’inflazione torna a gennaio ai livelli dell’estate 2007: a gennaio l’indice è sceso all’1,6% dal 2,2% di dicembre. Su base mensile i prezzi sono calati dello 0,1%. L’indice d’inflazione armonizzato europeo (alimentari, tabacchi, carburanti e giornali) è sceso a gennaio all’1,4%, con un calo dei prezzi su base mensile dell’1,7%. L’Istat ha rivisto al ribasso le precedenti stime di +1,5% tendenziale e -1,6% mensile. Il +1,4% di inflazione è il minimo storico dell’indice armonizzato.

Indice armonizzato ai minimi storici Il netto rallentamento dell’indice di inflazione armonizzato, dal 2,4% di dicembre all’1,4% di gennaio, superiore anche a quello dell’indice nazionale (da 2,2% a 1,6%), è legato, spiegano all’Istat, all’effetto dei saldi di fine stagione, quest’anno particolarmente significativi sin dai primi giorni di gennaio. A differenza del Nic (indice nazionale per l’intera collettività), l’Ipca (indice dei prezzi armonizzato per i paesi Ue) tiene infatti conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo, ovvero degli sconti e dei saldi. Si spiega così anche il calo mensile dei prezzi dell’1,7%.

Il prezzo della spesa non scende Ogni famiglia spenderà 480 euro in più per mangiare. È l’allarme lanciato dal Codacons che nota come a gennaio l’inflazione scende ma la voce alimentari sale ancora del 3,8% su base annua, un dato che "dovrebbe preoccupare anche il Governo". "Se, infatti, questo dato si mantenesse costante per tutto il 2009 - spiega il Codacons - si determinerebbe un ulteriore aumento della spesa alimentare delle famiglie italiane di 180 euro, che sommati ai 300 euro già determinati dagli effetti che gli aumenti del 2008 avranno sul 2009 (nell’ipotesi di prezzi costanti), porteranno le famiglie italiane ad avere complessivamente una spesa alimentare nel 2009 di 480 euro in più rispetto al 2008". Una cifra "insostenibile" per i 22,5 milioni di italiani che sono a rischio povertà, più di un terzo della popolazione.

La denuncia della Coldiretti A gennaio gli alimentari fanno registrare un aumento dei prezzi tendenziale del 3,8 per cento che è più del doppio del valore medio dell’inflazione (+1,6 per cento), nonostante i prezzi alla produzione agricola abbiano fatto segnare un crollo del 14 per cento a dicembre secondo i dati Ismea. La Coldiretti sottolinea che "l’aumento della forbice dei prezzi tra produzione e consumo conferma la presenza di forti distorsioni esistenti nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola, che danneggiano imprese agricole e consumatori". I prezzi alla produzione dei prodotti agricoli hanno registrato su base annuale una diminuzione del 14 per cento rispetto allo scorso anno, con cali per i cereali (- 44 per cento), per l’olio di oliva (- 23 per cento), per i vini (-19 per cento), per gli ortaggi (- 15 per cento) e per il latte (- 8 per cento), sulla base dei dati Ismea relativi a dicembre. Un caso eclatante è proprio rappresentato dal latte con i prezzi che sono scesi alla stalla attorno ai 35 centesimi al litro mentre non accennano a diminuire al consumo dove in media si spendono 1,4 euro per ogni litro di latte fresco, con un ricarico del 300 per cento. In generale, per ogni euro speso dai consumatori in alimenti ben 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all’industria alimentare e solo 17 centesimi agli agricoltori. "I prezzi - conclude la Coldiretti - aumentano quindi in media quasi cinque volte dal campo alla tavola e esistono dunque ampi margini da recuperare, con più efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica".

Il calo dei carburanti Drastico calo a gennaio del prezzo dei carburanti. Secondo le rilevazioni dell’Istat la benzina ha registrato una flessione congiunturale dell’1,9%, con un calo rispetto a gennaio 2008 del 18,1%. Il gasolio ha invece segnato una diminuzione dei prezzi del 5,7% rispetto a dicembre e del 17,6% rispetto a gennaio 2008.

I rincari sulle pay tv A gennaio l’abbonamento alle Pay-tv è aumentato del 14,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

L’Istat fa sapere che l’incremento è collegabile con l’aumento dell’Iva per Sky inserito nel decreto anticrisi.

 

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