Roma - L’Istat conferma la stima provvisoria sull’inflazione annua a novembre, che ha fatto registrare un 2,4% su base annua con una crescita dei prezzi dello 0,4% rispetto a ottobre. Il rialzo dell’inflazione continua a riflettere essenzialmente, spiegano i ricercatori, la corsa degli energetici e del settore alimentare. Il tasso di inflazione "acquisito", aggiunge l’Istituto, per il 2007, cioè quello che si registrerebbe se l’indice dei prezzi al consumo rimanesse a dicembre allo stesso livello misurato a novembre, è pari all’1,8 per cento.
Per quanto riguarda i singoli capitoli di spesa, l’Istat segnala che gli aumenti congiunturali più significativi
si sono registrati nei trasporti (+0,8%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili, altri beni e servizi
(+0,6% per entrambi), prodotti alimentari e bevande analcoliche e mobili, articoli e servizi per la casa
(+0,5% per entrambi); variazioni nulle si sono verificate nei capitoli servizi sanitari e spese per la salute e
istruzione; una variazione negativa si è registrata nel capitolo servizi ricettivi e di ristorazione (-0,5%).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli trasporti (+3,9%), prodotti alimentari e
bevande analcoliche (+3,7%) e mobili, articoli e servizi per la casa (+3%); una variazione tendenziale
negativa si è verificata nel capitolo comunicazioni (-8,1%).
Tra i singoli prodotti del comparto alimentare
spicca l’aumento tendenziale del prezzo del pane: +12,1% rispetto al 2006 (+10,3% a ottobre) ma
anche della pasta (+7,6% da +6,4% segnalato ad ottobre). In accelerazione anche i prezzi dei prodotti
’latte, formaggi, uova). Nel comparto energetico +2,2% congiunturale della benzina verde (+9,8%
tendenziale).
Il prezzo del gasolio per auto trazione aumenta del 3,1% su ottobre e dell’11,2% sull’anno precedente).
La Bce: allarme anche per l'Europa Il tasso di inflazione nell’area dell’euro dovrebbe mantenersi su livelli significativamente
superiori al 2% nei prossimi mesi, per poi probabilmente registrare una graduale moderazione nel corso
del 2008. Ad evidenziarlo, nel bollettino mensile di dicembre, è la Bce che rivisto al rialzo le sue proiezioni
per il 2007 e il 2008.
Secondo le proiezioni degli esperti dell’Eurosistema, il tasso di inflazione annuo dovrebbe essere
compreso tra il 2 e il 2,2% nel 2007 e poi aumentare al 2-3% nel 2008. Nel 2009 dovrebbe poi collocarsi
all’1,2-2,4%.
E la Banca centrale europea è "seriamente
preoccupata" per il rialzo oltre le previsioni del tasso di inflazione nell'area dell'euro. Per questo resterà in "allerta
permanente". Lo afferma Guy Quaden, governatore della Banca centrale del Belgio e membro del
consiglio dei governatori della Banca centrale europea. "La situazione attuale sul fronte del tasso di inflazione - ha spiegato Queden - non è soddisfacente e le
prospettive a breve termine nemmeno".
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