A Milano lAmericana è al top. Non ci stiamo riferendo a una delle indossatrici che sta calcando le passerelle in questa settimana della moda. Ad aver raggiunto il clou è linfluenza a stelle e strisce.
Il virus Wisconsin sta colpendo sette adulti e venti bambini su mille. Unincidenza due volte e mezza rispetto a quella dellanno scorso. Londata influenzale non ha ancora però messo in ginocchio gli ospedali che al momento stanno registrando il tutto esaurito. Un pienone, dovuto a polmoniti, broncopolmoniti e virus parainfluenzali, che sta facendo chiudere la gran parte delle accettazioni. Gli ospedali sono comunque in allerta per affrontare lemergenza influenza. Qualora questa dovesse riempire i nosocomi, come previsto dal piano dellAsl, saranno posticipati i ricoveri cosiddetti delezione, cioè quelli che non sono urgenti e possono essere tranquillamente programmati. Il rischio dinvadere i reparti di medicina da parte degli influenzati proseguirà per un paio di settimane. Tanto durerà il periodo clou dellAmericana. Tra una quindicina di giorni i milanesi potranno cominciare a tirare un sospiro di sollievo. «Da allora, infatti - spiega Fabrizio Pregliasco, dellIstituto di virologia delluniversità degli studi - inizierà la fase calante. Al momento a soffrire per colpa del virus Wisconsin sono soprattutto i bambini, i più delicati e meno protetti dalle influenze passate».
Ma a far stare male gli ospedali in questi giorni sono gli altri malanni di stagione. Gli ultimi nosocomi a «soffrire» per il pienone di malati sono il San Giuseppe, il Policlinico, la Macedonio Melloni, lHumanitas, la Santa Rita, il San Carlo, il San Paolo e il San Raffaele.
Tutte queste strutture sono state costrette a bloccare le accettazioni delle corsie di medicina per un paio di giorni.
Influenza americana al top In ospedale non cè più posto
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