Influenza "A": il vaccino costerà 10 miliardi, ma ne farà risparmiare 200

Il calcolo in base alle prenotazioni degli Stati di tutto il mondo. Ma la vera incognitra riguarda il Terzo mondo, dove l'epidemia rischia di avere effetti devastanti

I vaccini contro la nuova influenza «A» costeranno agli Stati di tutto il mondo, che già ne hanno ordinate centinaia di milioni di dosi, qualcosa come 10 miliardi di euro, ma ne faranno risparmiare, in costi sociali, economici e ospedalieri, almeno 20 di più, cioè 200 miliardi.
Secondo Farmindustria, infatti, per ogni euro speso per il vaccino antipandemico sono 20 gli euro risparmiati rispetto al rischio di ricoveri ospedalieri, ore di lavoro perse, acquisto successivo di farmaci ecc. In ogni caso, i vaccini contro il virus H1N1, che saranno pronti a settembre, rappresentano un giro d'affari enorme, forse senza precedenti per le grandi case farmaceutiche mondiali. Solo gli Stati Uniti, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente Obama, hanno stanziato 1,8 miliardi di dollari, ma non è escluso si aggiungano altri fondi. La Francia ha appena acquistato 94 milioni di dosi, spendendo un miliardo di euro. La Gran Bretagna, nettamente il paese europeo più colpito, ha finora stanziato 700 milioni di dollari, mentre Berlino ha preso sul serio la crescita esponenziale del contagio negli ultimi giorni in Germania, stanziando 2 miliardi di dollari.
In Italia il governo ha annunciato l'aquisto di 48 milioni di dosi, sufficienti a vaccinare circa il 40% della popolazione: il costo dovrebbe aggirarsi sui 400 milioni di euro. Complessivamente, secondo una stima fatta nei giorni scorsi dalla banca J.P.Morgan, nel mondo saranno vendute circa un miliardo di dosi di vaccino: calcolando un costo variabile da Stato a Stato, ma che si aggirerà attorno ai 10 euro a dose, si arriva alla stima dei dieci miliardi di euro complessivi che finiranno nelle casse delle aziende che stanno lavorando a spron battuto per fornire dati clinici attendibili entro la fine dell'estate: GlaxoSmithKline, Sanofi Aventis, Novartis e Astra Zeneca.


Tenendo conto che serviranno almeno due dosi di vaccino a persona per garantire l'immunità dal virus, si stima quindi che potranno essere vaccinate contro l'influenza «A» non più di mezzo miliardo di persone, meno di un abitante del pianeta su 10. Rimane soprattutto l'incognita del Terzo mondo, e in particolare dell'Africa, dove secondo gli esperti la nuova influenza potrebbe avere effetti devastanti senza un'adeguata copertura vaccinale e antivirale.

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